Notarilia
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 Paolo Buonora
                    
                    La base di dati Notarilia
 
                    Quando nel 2011 apparve l’edizione del “nuovo 
                    François” curata per la Fondazione Marco Besso 
                    da Romina De Vizio, abbiamo in molti condiviso il piacere 
                    di vedere il noto "Elenco dei notari romani" di Achille Francois disponibile in una veste editoriale maneggevole 
                    e rivista nei contenuti, grazie al certosino lavoro di confronto 
                    con altre fonti svolto da De Vizio, e alla competente consulenza 
                    di Orietta Verdi, Maria Antonietta Quesada ed Elisabetta Mori.
                    Tuttavia, un passo decisivo doveva ancora essere fatto perché 
                    questo insostituibile strumento delle ricerche presso l’Archivio 
                    di Stato di Roma andasse 
                    (ben meritatamente) in pensione. Tecnicamente, l’Elenco 
                    dei notari romani è quello che oggi si dice nel gergo 
                    dei database un report, o prospetto dei nomi dei notai con 
                    l’arco cronologico di attività: aiuta a individuare 
                    il notaio e in quali anni e in quali uffici questo notaio 
                    abbia svolto la propria attività; ma è un report 
                    senza database: presuppone l’esistenza dei singoli volumi 
                    notarili, ma non ci dice la segnatura archivistica dei medesimi, 
                    e questo, com’è noto, ha spesso costretto al 
                    passaggio obbligato di una ulteriore ricerca d’archivio. 
                    In effetti il database Francois lo fece a mano, compilando 
                    con infinita cura gli inventari ottocenteschi di cui ci serviamo 
                    ancora oggi: sui prospetti degli uffici notarili dell’Auditor 
                    Camerae vi è la sua sigla (A. F.) con la data del 1882, 
                    quattro anni prima della pubblicazione del suo Elenco.
                    Mi resi conto però che vi erano finalmente tutte le 
                    premesse per un salto di qualità: da un lato la disponibilità 
                    di una versione digitale del lavoro curato da De Vizio, dall’altro 
                    il massiccio lavoro di inventariazione intrapreso dal gruppo 
                    di lavoro sugli archivi dei Notai Capitolini diretto dalla 
                    collega Orietta Verdi; altra premessa era – da parte 
                    mia - la disponibilità di un po’ di mestiere 
                    per strutturare un modello di dati che tenesse conto della 
                    complessità dell’informazione, e del tempo necessario 
                    per immettere nel sistema le informazioni disponibili nelle 
                    forme più varie, dal digitale (pdf, testi, tabelle) 
                    al semplice manoscritto.
                    Il prodotto che mettiamo a disposizione dell’utente 
                    consente al momento l’individuazione sicura del notaio 
                    tra le varianti del nome con cui si firma o viene citato nei 
                    repertori, e la rapida individuazione di più di 22 
                    mila volumi; ma oltre ad essere già ora in continuo 
                    arricchimento con le informazioni dei nuovi inventari del 
                    fondo dei Trenta Notai Capitolini che via via vengono pubblicati, 
                    questo sistema si pone come un servizio in costante aggiornamento 
                    che renda superflue periodiche riedizioni di vecchi inventari 
                    e repertori, praticate per anni microfilmando e fotocopiando 
                    vecchi mezzi di corredo. 
                    Questi gloriosi mezzi di corredo resteranno comunque ad assolvere 
                    la loro coerente funzione di fonte archivistica, ma l’Archivio 
                    di Stato di Roma si propone con questo sistema – cui 
                    corrisponderà un comitato di redazione permanente – 
                    di dare la sua versione autorevole sulla descrizione dei fondi 
                    notarili di sua pertinenza, sulla cui analisi e interpretazione 
                    la ricerca documentaria non dirà mai la parola fine.
                    
                    Marzo 2014
                  
              
 
 
