Notai

La costituzione nel 1625, da parte di papa Urbano VIII, di un Archivio Urbano destinato a raccogliere copia degli atti rogati dai notai romani creò un polo stabile di controllo pubblico sulla attività notarile.
Mentre l'Archivio Urbano passò dai palazzi del Vaticano, a quello Laterano, al palazzo Salvati e infine all'Archivio Storico Capitolino, l'Archivio di Stato di Roma conserva le corpose serie di atti originali degli studi notarili romani.
Le serie di rubriche alfabetiche delle parti intervenute negli atti, redatta a più riprese (dal '600 a dopo l'Unità) nell'ambito dell'attività di conservazione dell'Archivio Urbano, costituiscono dunque la chiave di accesso più rapida per il reperimento degli atti, siano essi conservati presso l'Archivio di Stato che in copia presso l'Archivio Capitolino.

Consulenza sul fondo: Michele Franceschini, Vincenzo De Meo, Antonietta Quesada
Progetto della base di dati: Paolo Buonora
Immissione ed elaborazione dati: Vincenzo De Meo e Fabio Simonelli
Acquisizione immagini: Alessio Rinaldini, Luciana Devoti, Enrica Serinaldi, Nicoletta Valente, Massimiliano Casagrande, Barbada Di Meda
Coordinamento: Vincenzo De Meo
Sviluppo applicativo: Stefano Tonazzi
Progettazione e assistenza sistemistica: Leonardo Valcamonici (CASPUR)

 
Rubrica dei notai della Curra Capitolina, atti 1625-1627