Gli inventari dell'Archivio di Stato di Roma
di Paolo Buonora
I mezzi di corredo disponibili presso l'Archivio di Stato di Roma sono di natura molto varia, sia come arco temporale di produzione, sia come tipologia.
Accanto a un complesso sistema informativo basato sul software XDAMS e ai servizi di consultazione virtuale della digital library IMAGO, vi sono varie inventariazioni recenti condotte con basi di dati di uso locale, finora accessibili solo tramite la consultazione di una stampa dei dati conservata nella sala di studio; solo in casi particolarmente fortunati esistono inventari a stampa pubblicati in volume o nell'ambito di riviste; in generale vi sono numerosi inventari dattiloscritti prodotti intorno al 1970, molto spesso sulla base di preesistenti mezzi di corredo manoscritti; vecchi inventari redatti verso il 1930, ma anche inventari, repertori e indici di fine Ottocento e precedenti, ancora in uso presso la sala di studio, talvolta in unico originale.
Il modulo "Inventari" del servizio Imago risponde dunque all''esigenza di conservare correttamente i mezzi di corredo originali, sottraendoli al logorio della consultazione quotidiana in sala, e offre all'utente, in sala e su Internet, un'alternativa valida alle fotocopie finora disponibili.
Prassi abituale in passato è stata di identificare l'inventario con un codice alfanumerico riferito al fondo tout court, nella convinzione che il "nuovo" inventario fosse in tutto sostitutivo di quanto fatto in precedenza. Il censimento degli vecchi inventari realizzato negli anni 2016-2017, e la presentazione all'utente di tutti gli inventari vecchi e nuovi con precisi elementi di identificazione e datazione, consente ora viceversa di precisare la fonte delle informazioni disponibili, e di dar nota delle autorialità che gli archivisti romani hanno sedimentato con il loro certosino lavoro nel corso dei decenni.