Pergamene trovate: 104
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Serie Roma - Premostratensi e Girolamini ai SS. Alessio e Bonifacio
Cassetta/cartella  2/2 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 30  aprile  1165  XII  
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  L'abbate Giovanni, col consenso e mandato del vicario del papa, loca ad Agostino, prete ed economo del titolo di S. Croce in Gerusalemme, e per lui alla chiesa suddetta, due appezzamenti ("pedicas") di terra seminativa con una parte di prato fuori porta S. Giovanni, per la somma di ventisette libbre di provisini e dodici libbre di denari pavesi, e la pensione annua di quattro soldi di provisini.
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Cassetta/cartella  2/2 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 31  luglio  1250  XIII  Lione
Tipologia documento  Documento pontificio: litterae gratiosae
Rogatario  
Note  
Tradizione  Originale
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Innocenzo [IV] concede indulgenza di 40 giorni a chi, confessatosi, avrà visitato la chiesa di S. Alessio, dell'Ordine Premostratense, nel giorno della festa del santo o nell'ottava seguente.
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Cassetta/cartella  2/3 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 23  novembre  1262  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  "Iohannes Domini Deusteadiuvet, sancte Romane Ecclesie iudex et scrinarius"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Giacomo, abbate della chiesa dei Ss. Bonifazio martire ed Alessio confessore, loca di nuovo, per 19 anni, ad Angelo di Pietro, prete della chiesa di S. Maria in Consmedin, un orto fuori di porta S. Paolo, nel luogo "Castaniola", sborsando il suddetto Angelo, per la rinnovazione del contratto, 15 soldi di buoni provisini del Senato. E promette ogni anno, finché durerà la locazione (da rinnovarsi, in pepetuo, ogni 19 anni), sei buoni provisini del Senato, e altri sei provisini per una casa, o "grypta", che la chiesa di S. Maria in Cosmedin ottenne in locazione dalla chiesa dei Ss. Bonifazio ed Alessio. "Et si in dicto orto inveniretur aurum, argentum, plumbum, es, metallum vel aliquod lapidem pretiosum quod valeat ultra .XII. prov. Senatus, medietas dicte ecclesie Sancti Alexii dabitur et alia medietas dicte ecclesie Sancte Marie reservabitur".
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Cassetta/cartella  2/4 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 6  settembre  1265  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  "Leonardus [M.] Iacobi Rubei sancte Romane Ecclesie notarius"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  L'abbate di S. Alessio loca, fino alla terza generazione, a Mabilia, figlia del fu Guidone "Tici Astaldi", e ai suoi discendenti due pezze di vigna al Testaccio per la somma di dieci lire ("libre") di provisini del Senato, e il censo annuo di sei provisini, da pagarsi il giorno della festa di san Bonifazio. Pena una libbra d'oro.
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Cassetta/cartella  2/5 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
     1265  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  "Paulus Raynerius sancte Romane ecclesie scriniarius"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Altro esemplare del documento n. 4 cass. 2.
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Cassetta/cartella  2/6 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 17  maggio  1266  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  "Ego Leonardus [M.] Iacobi Rubei sancte Romane Ecclesie notarius"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Carta di locazione della quarta parte d'una pezza di vigna e della metà d'un orto fuori porta S. Paolo, in "Ortis Prefectis", che il monastero concede a Margherita, moglie di Nicola "Iohannis de Silice", ed ai suoi eredi, in perpetuo, per il censo annuo di dodici provisini. Pena una libbra d'oro.
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Cassetta/cartella  2/7 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 19  ottobre  1267  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  Paulus filius olim Stephani Iohannis Oddonis, sancte Romane Ecclesie iudex et scriniarius
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Il monastero de' Ss. Bonifazio e Alessio loca di nuovo, in perpetuo, a Boccabove, figlio del fu Giovanni "de Prefectis", e ai suoi eredi e successori, una pezza e mezzo di vigna colle loro appartenenze, poste sul monte Aventino, per quattro lire di provisini e il censo annuo della quarta parte del mosto.
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Cassetta/cartella  2/8 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 19  ottobre  1267  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  Paulus filius olim Stephani Iohannis Oddonis, sancte Romane Ecclesie iudex et scriniarius
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Boccabove e la sua famiglia vendono in perpetuo, col consenso del monastero, a Pietro "Bonutii" e ai suoi eredi e successori, la locazione della pezza e mezzo di vigna menzionate nel documento precedente [n. 7 cass. 2], per 14 lire di buoni provisini del Senato, salvi il censo e gli altri diritti della chiesa dei Ss. Bonifazio ed Alessio, come sono stati già affermati.
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Cassetta/cartella  2/9 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 8  dicembre  1271  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  Leonardus Iacobi Rubei sancte Romane Ecclesie notarius
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Il monastero dei Ss. Bonifazio ed Alessio loca in perpetuo ad Angela, vedova del fu Martino e tutrice dei pupilli Angeluccio, Pietruccio, Giannuccio e Giacobella, la metà d'una pezza di vigna fuori porta Appia, nella Valle di Giovanni Giudice, per la pensione annua di tre soldi e mezzo di provisini e mezzo rubbio di cipolle. Pena mezza libbra d'oro.
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Cassetta/cartella  2/10 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 30  settembre  1271  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  Magister Nicolaus sancte Romane Ecclesie scriniarius
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  1) Testamento di Crescenzo "domini Leonis Iohannis Iudicis", che lascia al monastero di S. Alessio la Valle di Giovanni giudice e 100 soldi di provisini "pro subtractis et male ablatis", con altri lasciti a diversi. 2) Frate Bernardo, precettore dell'ospedale di S. Spirito in Sassia, frate Giacomo Bovacçano, priore di S. Sabina, dell'ordine dei Predicatori, e frate Adinolfo de Ponticello, dell'ordine dei Minori, esecutori e fidecommissari del testamento summenzionato di Crescenzo, costituiscono loro procuratore Pietro Consulino giudice, perché metta in possesso l'abbate Giovanni, del monastero dei Ss. Bonifatio ed Alessio, della Valle di Giovanni Giudice. Pena una libbra d'oro. (1271,ottobre 27). 3) L'abbate Giovanni è messo in possesso della Valle di Giovanni Giudice, fuori porta Appia. (1271, ottobre 30).
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Cassetta/cartella  2/11 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 26  aprile  1273  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  Leonardus Iacobi Rubei sancte Romane Ecclesie notarius
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Il monastero di S. Alessio loca in perpetuo alle monache di S. Maria "de Maxima" quattro pezze di vigne fuori porta Appia, sopra S. Maria, "ubi Dominus apparuit", per la pensione annua di quattro buoni provisini. Pena una libbra d'oro.
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Cassetta/cartella  2/12 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 9  dicembre  1273  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  Leonardus Iacobi Rubei sancte Romane Ecclesie notarius
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  1) Angela, vedova di Martino, e i suoi figli minorenni Pietruccio e Giannuccio vendono a Blasio "Munaldi" e ai suoi eredi e successori, in perpetuo, la locazione d'una mezza pezza d'orto fuori porta Appia nella Valle di Giovanni Giudice [cf. doc.9 cass. 2], per la somma di quattro lire e mezzo di provisini, salvo i diritti del monastero di S. Alessio, cui il detto Blasio dovrà la pensione annua di tre soldi e mezzo di provisini e mezzo rubbio di cipolle. 2) L'abbate Giovanni e i canonici di S. Alessio consentono alla vendita suddetta, ricevendo, per il consenso, 30 provisini. (1273, dicembre 17).
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Cassetta/cartella  2/13 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 12  marzo  1274  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  "Iohannes de Rapicçis sancte Romane Ecclesie scriniarius
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Pietro, figlio ed erede di Enrico "iohannis Romani", dona "inter vivos" al monastero dei Ss. Bonifazio ed Alessio venti pezze di vigne ed i suoi orti con una torricella, fuori porta Appia, nella Valle di Giovenni Giudice, mosso da devozione e da sentimento religioso. Pena tre libbre d'oro.
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Cassetta/cartella  2/14 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 25  maggio  1277  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  Leonardus Iacobi Rubei sancte Romane Ecclesie notarius
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  L'abbate e il convento dei Ss. Bonifazio ed Alessio danno il loro consenso alla vendita fatta a Giacomo di Bartolomeo Scorsolini da Margherita consorte di Nicola "Iohannis Silcis", della quarta parte d'una vigna vecchia e d'un pezzetto di pastino fuori porta S. Paolo "in Ortis Prefectis", avendo ricevuto dalla suddetta Margherita due soldi di provisini come commino; obbligandosi il detto Giacomo, invece della detta Margherita, alla pensione annua di dodici provisini da pagarsi al monastero nella festa di sant'Alessio. Si fa menzione dell'istromento principale di vendita (per otto lire di provisini) redatto dal notaro Munaldo Ancontani. Pena una libbra d'oro.
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Cassetta/cartella  2/15 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 23  gennaio  1278  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  Leonardus Iacobi Rubei sancte Romane Ecclesie notarius … una cum Gregorio notario supradicto
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  1) Nicolò Malacena vende alla chiesa di S. Maria Nuova due tenute vignate ed arborate "ad Formellum" fuori porta Appia per mille lire di provisini del Senato e la pensione annua di tre soldi di provisini del Senato, salvi i diritti del monastero di S. Alessio proprietario. Che, in caso d'una nuova vendita, avrà il commino di 20 lire di provisini, e se non volesse comprare le tenute, 100 soldi di provisini del Senato per il consenso dato. Pena il doppio della somma. 2) Lo stesso giorno l'abbate e il monastero di S. Alessio consentono alla vendita, per il commino e la pensione suddetti. (23 gennaio 1278). 3) Lo stesso giorno, l'abbate e i canonici di S. Alessio dichiarano di aver ricevuto venti lire e cento soldi di provisini del Senato per il commino e il consenso dato. (23 gennaio 1278).
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Cassetta/cartella  2/16 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 4  maggio  1278  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  Petrus Henrici Iudicis sancte Romane Ecclesie iudex e scrinarius
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Il monastero loca, per cinque anni, a Saba "Petri Oddonis", del rione S. Angelo, e a Luca Porticario, del rione di Ripa, le tre pescaie sul tevere "Palatellum Strictum, Columpnellam" e "farum", per la pensione annua di 40 soldi di provisini del Senato e, ogni anno, in aprile, 14 belle lacce "bonas, grassas, ovatas". Pena mezza libbra d'oro.
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Cassetta/cartella  2/17 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 12  novembre  1279  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  Leonardus Iacobi Rubei sancte Romane Ecclesie notarius
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Il monastero loca di nuovo, fino alla terza generazione, a Tommaso Raniero e ai suoi discendenti in linea retta un orto fuori porta Appia "in Ortis Praefectis" nella valle del monastero, per la pensione annua di sedici soldi di provisini e "unam rublicellam bonarum ceparum ad culmum, ad rublicellam Senatus", facendo qualche riserva sul reddito dell'orto, e ricevute quindici lire di provisini per la rinnovazione della locazione. "Et si in dicto orto inveneritis aurum, argentum, plumbum, metallum, vel aliquod aliud valens ultra .XII. Denarios, medietatem nobis dabitis".
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Cassetta/cartella  2/18 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 6  febbraio  1281  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  Leonardus Iacobi Rubei sancte Romane Ecclesie notarius
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  1) Il monastero costituisce suo procuratore frate Pietro, priore di S. Alessio, per rinnovare il contratto di locazione del fondo seminativo "Oliari", nel territorio d'Albano, e di tre pezze di vigna nel territorio dell'Ariccia, a Stefania e Boniza, figlie di Agnese, della fu Alfania, per la pensione annua di tre rubbia di grano (secondo la misura del Senato) per l'appezzamento di terra, e di due denari pavesi per le vigne, e l'obbligo, morendo in città, o di aver sepoltura in S. Alessio o di erogare la metà del denaro in loro suffragio a vantaggio del monastero. 2) Istrumento di locazione, colla quale Stefania e Boniza suddette sono investite dei fondi summenzionati dal procuratore del monastero Pietro, canonico e priore, per la somma di otto lire di provisini del Senato, e la pensione suddetta. (1271, febbraio 6). 3) ll suddetto procuratore investe Stefania e Andrea di Oddone (cui erano stati devoluti, per ragione di dote, i diritti di Boniza) dei fondi suddetti.
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Cassetta/cartella  2/19 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 26  marzo  1284  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  Leonardus Iacobi Rubei sancte Romane Ecclesie notarius
Note  Nel verso della pergamena, in carattere del XIV sec.: "Instrumentum locationis orti apud portam Appiam".
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Il monastero conferma a Francesca, vedova di Bartolomeo, come tutrice del figlio Angelo, pupillo, e ai suoi eredi e successori, fino alla terza generazione, la locazione di un orto fuori porta Appia nella Valle di Giovanni Giudice, per il canone annuo di 10 soldi di provisini del Senato e un rubbio di cipolle, oltre cinque soldi di provisini pel consenso. Pena una libbra d'oro. E' trascritta nel documento la locazione del 25 settembre 1265, colla quale lo stesso fondo fu affittato a Leonardo del fu Silvestro e ai suoi eredi e successori, fino alla terza generazione, da Crescenzo di Leone di Giovanni Giudice; dopo la cui morte l'orto venne in proprietà del monastero. Si fa menzione nel doc. suddetto del testamento di Masseo di Marco, che lasciò l'orto, da lui acquistato dal predetto Leonardo di Silvestro, al nipote Bartolomeo summenzionato.
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Cassetta/cartella  2/20 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 26  marzo  1284  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  "Leonardus Iacobi Rubei sancte Romane Ecclesie notarius"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Stefano abbate del monastero dei Ss. Bonifazio ed Alessio e il capitolo (di quattro frati canonici) del monastero locano a Francesca "uxor olim Bartholomei qui dicebatur Meulus, nepotis olim Massei Marci", tutrice e rappresentante legittima del figlio Angelello, e ai suoi eredi e successori in perpetuo, due pezze di vigne arborate e la terza parte d'una pezza di vigna, arborata e con canneto, fuori porta Appia, nella Valle di Giovanni Giudice. Il censo annuo sarà della quarta parte del mosto, di tre canestri d'uva e della quarta parte dei frutti degli alberi, coll'obbligo di somministrare cibarie e bevande al ministro del monastero, quando ogni anno si recherà al fondo per raccogliere la quarta. "Et si aurum, argentum, ferrum, plumbum, metallum, lapides, vel aliquid aliud valens ultra .XII. Denarios papienses invenerit, medietatem dicto monasterio dabit".
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Cassetta/cartella  2/21 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 5  settembre  1285  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  Nel verso della pergamena, in carattere del sec. XIII o XIV incipiente: "Instrumentum venditionis trium lectarum orti positarum in contrata Cavuli, in tenimento Viterbii". Quindi, in carettere del XVI sec.: "Nota quod Ioannes filius introscripti Tutii vendidit introscripta bona monasteria Ss. Bonifacii et Alexii de Urbe, per instrumentum publicum existens in archivo. 1285".
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Roberto, del fu Giacomo "Guidonis Cincii", vende a Iuzio, del fu Angelo "Petri Benecase, alias dicto Guercio", e ai suoi eredi e successori tre "lectas orti in contrata Cavuli" (nel territorio di Viterbo), per la somma di 150 lire di denari "papareni" (papalini) piccoli. Pena il doppio.
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Cassetta/cartella  2/22 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 12  novembre  1287  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  "Iustinus Iustini, sancte Romane Ecclesie iudex et scriniarius"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Giovanni di Papa, figlio del fu Pietro di Papa, dottore il legge e milite, con testamento nuncupativo, tra le altre disposizioni, lascia al monastero di S. Alessio 60 soldi di provisini, come soddisfazione di denaro ad esso dovuto, e, sotto condizione, dieci litre di provisini, per l'acquisto di un calice.
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Cassetta/cartella  2/23 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 24  aprile  1288  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  "Nicolaus Petruccii de Vico, sancte Romane Ecclesie scriniarius"
Note  Nel verso della pergamena (in carattere del sec. XIV): "Cartula certarum terrarum … vinealium … cannapinarum, positarum in valle Ricie, facta ab illis de sancto Alexio magistro Bartholomeo d [omino] Petri Egidii pro censu [centum] florenorum auri".
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Il monastero loca a maestro Bartolomeo, del fu Pietro Egidi, tre canapine presso l'Ariccia, per la somma di 100 fiorini d'oro. Pena il doppio.
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Cassetta/cartella  2/24 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 24  maggio  1288  XIII  Viterbo
Tipologia documento  
Rogatario  "Vitus Bartholomei, auctoritate alme Urbis praefecti, iudex ordinarius atque notarius".
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Il convento dei frati Minori di s. Francesco di Viterbo vende, mediante due procuratori, al monastero S. Alessio di Roma un orto adiacente a Viterbo, nella contrada "porte Capitis Plagie", per la somma di 200 lire di denari "papareni" (papalini). Pena il doppio. Vi si fa menzione di 100 fiorini d'oro ricevuti dall'abbate di S. Alessio da maestro Bartolomeo, medico, di Roma, per un fondo posto nella valle dell'Ariccia.
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Cassetta/cartella  2/25 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 24  maggio  1288  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  "Vitus Bartholomei, auctoritate alme Urbis praefecti, iudex ordinarius atque notarius".
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Matarozzo di Giovanni "cansor", cittadino viterbese, procuratore di frate Simone da Proceno, custode dei frati Minori di Viterbo, mette in possesso Stefano, abbate di S. Alessio, di un orto nelle appartenenze di Viterbo, nella contrada "porte ad Capud Laplagie".
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Cassetta/cartella  2/26 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 23  novembre  1288  XIII  Viterbo
Tipologia documento  
Rogatario  "Petrus olim Rasmi imperiali auctoritate notarius publicus"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Maestro Francesco notaro, del fu Pietro Guarnolfo, vende al monastero di S. Alessio un orto nelle pertinenze di Viterbo, nella contrada "Graçani", per la somma di 305 lire di denari "papareni" (papalini) minuti. Pena il doppio. Nella sanzione penale leggesi: "Et nichil hominus submisit voluntarie capitulo seu capitulis statuti comunis Viterbii, quod possit personaliter capi et detineri ad petitionem dicti emptoris".
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Cassetta/cartella  2/27 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 23  novembre  1288  XIII  Viterbo
Tipologia documento  
Rogatario  "Petrus olim Rasmi imperiali auctoritate notarius publicus". Iohannes Petri Egidie, auctoritate alme Urbis prefecti notarius.
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  1) Maestro Francesco, del fu Pietro Guarnolfo, mette in possesso l'abbate di S. Alessio dell'orto nella contrada di "Graçano". Leonardus Iacobi Rubei sancte Romane Ecclesie notarius"ano", "capiens eum per manum dextram et eundem mittens in ortum predictum … Qui dominus … abbas … dictum ortum intravit capiendo possessionem vacuam dicti orti, et eundo, stando, sedendo in ipso orto e per ipsum ortum et expellendo dictum venditorem de possessione dicti orti … volendo … dictum ortum animo et corpore possidere". 2) Enrico, del fu Burgundione, vende al monastero un orto nelle pertinenze di Viterbo, nella contrada di "Valle Pettinale", vicino al fondo del monastero, per la somma di 170 lire di denari "papareni" minuti. "In cuius quidem orti pretio, emptionem et pagamento idem dominus abbas dixit, asseruit fore conversos, datos et pagatos .XLIIII. Florenos de auro, quos idem abbas dixit se habuisse et recepisse a domino Iacobo Thomasso et Branca de Saracenis, pro affrancatione unius territorii, quod vocatur Meroli, iuxta suos confines: de quo territorio reddebant annuatim in festo S. Alexii .X. libras cere". (19 maggio 1291). 3) L'abbate del monastero costituisce suo procuratore Mattarozio di Giovanni, "cansorem", perché ottenga da Latina, madre, e Tedora, moglie di Enrico suddetto, il consenso alla vendita dell'orto in "Valle Pettinale". (19 maggio 1291). 4) Le suddette Latina e Tedora, ad istanza di Mattarozio di Giovanni, procuratore del monastero, ratificano la vendita dell'orto in "Valle Pettinale". (19 maggio 1291). 5) Enrico, del fu Burgundione, costituisce suo procuratore frate Pietro, priore del monastero di S. Alessio, per mettere in possesso l'abbate Stefano dell'orto suddetto in "Valle Pettinale". (26 maggio 1291). 6) Frate Pietro, procuratore del suddetto Enrico Venditore, mette in possesso l'abbate dell'orto predetto nella "Valle Pettinale". (7 giugno 1291)
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Cassetta/cartella  2/28 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 26  novembre  1289  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  "Leonardus Iacobi Rubei sancte Romane Ecclesie notarius"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Il monastero concede a Marino di Nicolò, del castello di Marino, una pezza di terra nel territorio del castello di Marino, perché sia lavorata, e siano seminati i maggesi, ricevendo ogni anno per canone 13 fiorini d'oro e mezzo e la quarta parte delle biade. Pena il doppio.
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Cassetta/cartella  2/29 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 11  maggio  1296  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  "Leonardus Iacobi Rubei sancte Romane Ecclesie iudex et notarius"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  1) Frate Giorgio da Bolsena, guardiano della chiesa di S. Maria di Araceli, e frate Nicolò "De Felicibus", Agostiniano, esecutori testamentari di Boniza, del fu "Tidiliardi Gregorii, Iohannis Gregorii", del rione di Ripa, vendono a Pandolfo "de Sabello" una pezza di terra nel luogo "Oliari", territorio di Albano, per la somma di 70 lire di provisini. Pena il doppio. 2) Pandolfo " de Sabello" dona, "inter vivos", al monastero dei Ss. Bonifazio ed Alessio, per dotare la cappella di S. Giacomo, costrutta dai Savelli nel monastero suddetto, una pezza di terra da seminare, nel fondo Oliari con tutte le sue appartenenze. Pena una libbra d'oro. (13 giugno 1296).
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Cassetta/cartella  2/30 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 10  giugno  1297  XIII  
Tipologia documento  
Rogatario  "Iacobus Leonardi Iacobi Rubei sancte Romane Ecclesie iudex et notarius"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  1) L'abbate Andrea e il convento dei Ss. Andrea e Gregorio al clivo di Scauro costituiscono loro procuratore frate Antolino, priore del detto monastero, per la permuta col monastero di S. Alessio di alcuni fondi al Testaccio e nel territorio di Albano. Tra i beni permutati dal monastero di S. Alessio v'è il seguente: "item et terram canniti quam tenet Paulus Stephani Ponçiani, de qua dare debat omni anno in resto sancti Alexii .XII. Provisinos pro pensione". 2) Si rende di pubblica ragione dal notaro la permuta fra il monastero di S. Alessio e i monaci di S. Gregorio al clivo di Scauro di tre pezze e mezzo di vigne al Testaccio, del monastero di S. Alessio ricco di vigenti, ma mancante di terra seminativa, con un fondo da seminare "in Olgiarii", nel territorio di Albano, di proprietà del monastero di S. Gregorio. Pena 1000 fiorini d'oro.
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Cassetta/cartella  2/31 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 6  settembre  1306  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Iuzio di Girardo Rossi e Tuzio di Angelo vendono a Francesco, abbate del monastero di S. Alessio, un giardino in contrada Torricella, nelle pertinenze di Viterbo, per la somma di 150 lire di denari "papareni". Pena il doppio.
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Cassetta/cartella  2/32 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 13  dicembre  1306  XIV  Viterbo
Tipologia documento  
Rogatario  Angelo di Giovanni Grascia
Note  
Tradizione  Copia autentica esemplata da "Iohannes Andree Alberti de Viterbio, aucoritate alme Urbis precti notarius et iudex ordinarius"
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Istrumento di vendita d'un istrumento di vendita, col quale maestro Giacomo Talentuzio e Menico, fratelli, figli del fu Giovanni Bontalenti, vendono a Caterina, moglie di Ricco Corbuli, e ai suoi eredi, una vigna nella contrada Amandruale, vicino alla via vicinale; per la somma di 112 lire di "papareni" pagata in fiorini d'oro.
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Cassetta/cartella  2/33 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 11  aprile  1310  XIV  Castelgandolfo
Tipologia documento  
Rogatario  "Iohannes Barnabe de Albano , inperiali auctoritate notarius" [S. T.]
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  1) Giovanni de Sabello, proconsole dei Romani, vende al monastero di S. Maria Rotonda, d?Albano, la metà d'una pezza di terra seminativa, di sei rubbia incirca, nel tenimento suo di Sabello, nella contrada "Formales Mancacie", per la somma di 150 fiorini d'oro; e si procede all'investitura "carpendo in manibus domine abbatisse predicte". 2) L'abbadessa del monastero suddetto è messa in possesso della pezza di terra suddetta dal procuratore di Giovanni de Sabello; e si procede all'investitura "carpendo de herbis et capiendo de terra et ponendo in manibus domine abbatisse predicte". ([1310], maggio 14)
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Cassetta/cartella  2/34 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 27  ottobre  1310  XIV  Viterbo
Tipologia documento  
Rogatario  "Caciatus magistri Iohannis notarii, auctoritate alme Urbis prefecti et iudex ordinarius"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Girolamo, abbate dei SS. Bonifazio ed Alessio, promette al priore ed ai canonici della chiesa dei SS. Luca e Faustino, di Viterbo, per aver dato il loro consenso all vendita d'un casalino al monastero, nella contrada di S. Luca, in Viterbo, otto lire di denari "papareni" da sborsarsi tra due anni. Pena il doppio. Vi si fa menzione dell'istrumento principale di vendita, fatta da Santone figlio del maestro Matteo.
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Cassetta/cartella  2/35 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 31  ottobre  1310  XIV  "Apud S. Basilium de Urbe"
Tipologia documento  
Rogatario  "Iulianus Guicti Iohannis Astalli, Dei gratia, sacri prefecti auctoritate notarius et nunc notarius domini vicarii"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  1) Nicolò da Thiene, uditore generale d'Isnardo, arcivescovo di Tebe, e vicario generale del papa in Roma nello spirituale, sentenzia a favore del monastero di S. Alessio nella causa di alcune vigne fuori porta Appia "supra ecclesiam ubi Dominus apparuit" occupate dal monastero di S. Sebastiano "in Catacomba". 2) D. Matteo "Angeli Iohannis Cinthii", uditore del vicario del papa in Roma, ordina al mandatario della curia, Paolo di Giovanni Guitti, di mettere in possesso il monastero di S. Alessio delle vigne suddette. (1310, maggio 22). 3) Paolo "Iohannis Guicti", canonico della chiesa dei SS. Quirico e Giolitta e mandatario della curia, investe i canonici di S. Alessio delle vigne suddette. (1310, maggio 25)
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Cassetta/cartella  2/36 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
       XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Iulianus Guicti Iohannis Astalli, Dei gratia, sacri prefecti auctoritate notarius et nunc notarius domini vicarii"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Altra redazione del doc. n. 35 cas. n. 2
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Cassetta/cartella  2/37 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 11  gennaio  1315  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Petrus Maximi, Dei gratia, alme urbis illustris prefecture auctoritate publicus nootarius"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Il monastero dà in affitto a Nicola di Giovanni Latone e a Matteo di Angelo dell'Abbate, ambedue "de castro domini Iohannis de Sabello", il casale di S. Fumia (S. Eufemia) nella tenuta di Castel Savello, per cinque anni, per la pensione annua di 13 lire di provisini nel giorno di Natale, e la corrisposta della quarta del grano, dell'orzo ecc. Pena il doppio.
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Cassetta/cartella  2/38 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 8  settembre  1316  XIV  Albano
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Carta di Nicoò, vescovo di Tortiboli, colla quale notifica ai fedeli di aver consacrato l'altare maggiore e gli altri quattro altari della chiesa di S. Maria Rotonda d'Albano, appartenente all'omonimo monastero di Agostiniane, e di aver proceduto alla ricognizione delle sacre reliquie, che descrive; e accorda copiose indulgenze ai visitatori della chiesa in determinate feste e solennità.
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Cassetta/cartella  2/39 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 12  giugno  1319  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Petrus Maximi de Urbe, Dei gratia [S. T.], alme Urbis illustris prefecti auctoritate publicus notarius"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  L'abbate Giovanni e i canonici del monastero costituiscono loro procuratore legale innanzi a qualunque curia, ecclesiastica e secolare, Caciato, del maestro Giovanni, di Viterbo.
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Cassetta/cartella  2/40 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 1  ottobre  1324  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Andreas Francisci de Felicibus notarii, Dei gratia, alme Urbis illustris prefecti auctoritate notarius" [S. T.]
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Giovanni "de Berço", giudice, consente alla vendita di una pezza di vigna a Buzio "domini Angeli Alexii" del rione Campitelli, per partet di Bartelluzio Boccamazza detto anche Nardone, per il commino di sette soldi e mezzo. La vigna, fuori porta Appia, che si vende per 14 lire di provisini del Senato, ha i confini: "ab .I. latere tenet Tucto Bonus de Ascesa Proti, ab alio Cucçius Iordani familiaris domini Anibaldi de Anibaldis, ab alio viculus vicinalis". Nella clausola di sanzione si legge: "quod si in ipsa vinea invenerit aurum, argentum, plumbum vel rame, vel aliquid aliud valoris ultra .XII. denarios; quod medietas sit dicti domini Iohannis et alia medietas sit Bucçii". Promette anche il compratore al suddetto Giovanni la corrisposta annua della quarta parte del mosto e dei frutti e di un canestro d'uva; e di lavorar la vigna da brano.
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Cassetta/cartella  3/41 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 25  agosto  1330  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Caciatus magistri Iohannis notarii de Viterbio, auctoritate alme Urbis prefecti iudex ordinarius et notarius"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Giacomo, abbate dei SS. Bonifazio e Alessio, entra in possesso dei beni lasciati, per testamento, al monastero da Caterina moglie di Ricco Corbuli, nelle pertinenze della città di Viterbo: una vigna nella contrada Amandruale ed i terreni della contrada "de Bussetis".
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Cassetta/cartella  3/42 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 7  marzo  1334  XIV  Viterbo
Tipologia documento  
Rogatario  "Iohannes quondam Mathei Nutii de Viterbiio, alme Urbis prefecti auctoritate notarius et iudex ordinarius".
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Il magnifico Faziolo dei Prefetti, avendo ricevuto per 10 anni in locazione dal monastero i beni di Caterina, moglie di Ricco Corbuli, nel territorio di Viterbo (come risulta dall'istrumento di ser Egidio di ser Francesco "Scambii Maczangnoni", notaro di Viterbo), rinunzia espressamente (dopo più di due anni) alla locazione, perché pregiudizievole e dannosa al momastero, sebbene perfettamente legale. I beni di Caterina Corbuli consistono in un campo con prato nella contrada Amandruale, e in due case e in una casa con bottega in Viterbo, contrada S. Stefano. Pena 500 lire di denari "papareni".
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Cassetta/cartella  3/43 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 5  ottobre  1334  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Stephanus condam Iannis de Viterbio, auctoritate alme Urbis prefecti notarius et iudex ordinarius et nunc notarius predicti domini episcopi"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Atti della curia vescovile di Angelo ["de Tineosis"], vescovo di Viterbo e Toscanella, per l'eredità di Ricco Corbuli: 1) Iozzo, nunzio della curia vescovile, riferisce di aver citato Ristoro Cenni, procuratore di Nicoluzza, figli della fu "Catalena", a comparir la sera appresso innanzi ad Angelo, vescovo di Viterbo e Toscanella. 2) Essendo comparso innanzi alla curia il Ristoro suddetto, gli fu stabilito per termine il giorno seguente a mostrare i dritti ch'egli potesse avere sui beni della suddetta Caterimna, lasciati, come afferma, in eredità al monastero di S. Alessio. (1334, ottobre 6). 3) Iozzo, nunzio della curia, riferisce di aver citato Vanni Protogodi e il figlio, pensionarii d'una bottega e d'una vigna, e Paoluzzo Clere, pensionario d'una vigna appartenuta una volta a Caterina suddetta, a comparir la sera appresso innanzi al vescovo nominato Angelo. (1334, ottobre 5). 4) Essendo comparsi innanzi alla curia il Vanni e il Paolozzo suddetti, il vescovo loro ingiunse di dare la corrisposta della bottega e della vigna suddette all'abbate del monastero di S. Alessio, sotto pena di scomunica. (1334, ottobre 6). 5) Il vescovo stabilisce il termine di cinque giorni a Paolozzo Clere suddetto, per mostrare il suo preteso dritto sulla vigna menzionata. (1334, ottobre 10). 6) Ristoro Cenni suddetto depone che non teme i beni contestati, né ne raccolse i frutti a nome di Caterina Corbuli, ma li tenne e tiene, e ne raccolse i frutti per Ricco Corbuli e i suoi eredi. Interrogato se ha notizia d'istrumenti legali o se ha istrumenti legali appartenenti alla suddetta Caterina e riguardanti i beni suddetti, risponde di no. (1334, ottobre 22).
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Cassetta/cartella  3/44 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 14  ottobre  1334  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Stephanus condam Iannis de Viterbio, auctoritate alme Urbis prefecti notarius et iudex ordinarius et nunc notarius predicti domini episcopi"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  1) Deposizione dei testi giurati Cobello del fu Guidone, Paoluzzo Clere, macellaro, e maestro Giovanni del maestro Pietro del maestro Angelo Boccanera innanzi alla curia di Angelo vescovo di Viterbo e Toscanella e vicario generale del papa, sulla lite tra il monastero di SS. Alessio e Ristoro Cenni, procuratore, a favore del monastero. 2) Il vescovo Angelo decreta che le disposizioni suddette debbano ritenersi in dritto aperte e pubblicate. (1334, ottobre 22).
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Cassetta/cartella  3/45 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 8  dicembre  1334  XIV  Montefiascone
Tipologia documento  
Rogatario  "Nicola magistri Fusci de Viterbio, auctoritate alme Urbis prefecti notarius"
Note  
Tradizione  Copia legale (1335, gennaio 19)
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Notifica di Angelo ["de Tineosis"] vescovo di Viterbo e Toscanella e vicario generale del papa in Roma, che ordina ai priori, arcipreti e rettori dele chiese di Viterbo di far pubblica la sentenza di scomunica contro Ristorio Borsciario viterbese, che aveva in pubblico, messe le mani addosso, prepotentemente, a frate Pietro, monaco del monastero di S. Alessio e insignito degli ordini sacri.
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Cassetta/cartella  3/46 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 14  dicembre  1334  XIV  Viterbo
Tipologia documento  
Rogatario  "Nicola magistri Fusci de Viterbio, auctoritate alme Urbis prefecti notarius"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Notificazione della pubblicazione della scomunica nella chiesa di S. Matteo del fu mestro in Sunsa, di Viterbo, fatta da ser Matteo del fu maestro Uguiccione, canonico e prete della chiesa suddetta, contro Ristorio Borsciano viterbese.
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Cassetta/cartella  3/49 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 1  gennaio  1341  XIV  Viterbo
Tipologia documento  
Rogatario  "Iohannes condam magustri Macthei Nutii de Viterbio alme Urbis prefecti auctoritate notarius et iudex ordinarius
Note  
Tradizione  Copia autentica da "Quiricus Petrutii Thome de Viterbio, auctoritate alme Urbis prefecti notarius et iudex ordinarius" (1372, luglio 29)
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  1) Michele di Pietro di Giovanni "Libelli" e i suoi figli Giovanni, Pietruccio e Bartolomeo, fratelli, che hanno oltrepassato il quattordicesimo anno di età, che vendono a Tuzio del fu maestro Angelo del fu maestro Simeone mercante di Viterbo, nella contrada di S. Stefano, un orto con torrazzo e con dritto d'acqua per irrigarlo, nelle pertinenze della città di Viterbo, in contrada Val Canale, per la somma di 750 lire di denari "papareni" sborsata in fiorini d'oro e monete d'argento. Pena il doppio. 2) Il procuratore costituito dai suddetti venditori, Agostino Cobelli, mette in possesso Tuzio del maestro Angelo dell'orto con torrazzo in Val Canale.
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Cassetta/cartella  3/50 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 25  settembre  1342  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Leonardus Iohannis Luce de Cora publicus imperiali auctoritate notarius" S. T.
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Il monastero di S. Maria Rotonda, d'Albano, permuta con Giovanni Bartolomei, speziale in Roma e viacrio del magnifico Francesco "de Sabello", una casa in Albano con una vigna nel territorio di Roma, nel luogo "L'O r t a c i iuxta rem ecclesie Sancti Sebastiani et iuxta viam publicam". Pena una libbra d'oro.
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Cassetta/cartella  3/51 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 6  agosto  1343  XIV  Roma
Tipologia documento  
Rogatario  "Nicolaus domini Petri Sancti, Dei gratia, imperiali auctoritate notarius" S. T.
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Biancoforte, vedova di Francesco Robolini, del rione di Ripa, entrando nel monastero di S. Maria Rotonda d'Albano, gli fa dono di tutto il suo avere, riservandosi 50 lire di provisini. Pena una libbra d'oro.
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Cassetta/cartella  3/52 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 1  giugno  1345  XIV  Roma
Tipologia documento  
Rogatario  "Gosmatus Petri Merescalci publicus auctoritate notarius". (S.T.)
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  1) Testamento nuncupativo di Giovanni Bartolomei speziale, del rione Campitelli e della contrada del Mercato, che conferma al monastero di S. Maria Rotonda di Albano la proprietà delle terre da lui lavorate e avute dal detto monastero fuori porta latina " ad Fontem Marginem". "Item habeo duas domos positas in regione Ripe, in contrata Sancte Marie de Fovea". 2) Inventario delle masserizie e delle suppellettili del defunto Giovanni. (3 giugno 1345).
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Cassetta/cartella  3/53 Vecchia segnatura    Sigillo  si
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 7  ottobre  1346  XIV  Avignone
Tipologia documento  Documento pontificio; litterae executoriae
Rogatario  
Note  
Tradizione  Originale
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Bolla di Clemente (VI), che ingiunge all'abbate di S. Prassede in Roma di far diligente ricerca dei beni tolti al monastero o illecitamente alienati e di recuperarli, valendosi, all'uopo, della censura ecclesiastica.
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Cassetta/cartella  3/54 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 8  novembre  1347  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Iohannes Oddonis notarius palatinus".
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  1) Angelo di Tivoli, giudice palatino per le investiture, commette a Pietro di Pallone, mandatario della curia, di mettere in possesso il monastero di S. Maria Rotonda, d'Albano, d'una casa appartenuta a donna Biancofiore. 2) Pietro di Pallone riferisce di aver proceduto alla presa di possesso commessagli, il giorno 10 di novembre. (12 novembre 1347).
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Cassetta/cartella  3/55 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 24  febbraio  1349  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Iohannes Aniballi publicus notarius et iudex ordinarius". (S.T.)
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Donna Giacoma, vedova del magnifico Buzio di Giovanni "de Savello", e la nobildonna Francesca dei Pierleoni, esecutrici testamentarie della nobildonna Sofia, vedova di Giovanni di Ruggero dei Pierleoni (come appare dall'istrumento rogato da Lorenzo " Egidii Leporis"), vendono al nobiluomo Tocio di Capodiferro, del rione Arenula procuratore e rappresentante della nobildonna Bartolomea, vedova di Nicola Callarella dei Pierleoni, la quarta parte del casale Schiaci, cogli edifizi e tutte le altre sue appartenenze, posto fuori porta S. Paolo, nella Marittima, per la somma di 340 fiorini d'oro, dote ("dox") o parte di dote della detta Bartolomea. In caso di evizione della quarta parte del casale venduta, promettono una somma doppia "confitentes et asserentes talem esse et vigere in Urbe consuetudinem, quod duplum evictionis restituatur pro re evicta". Pena una libbra d'oro.
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Cassetta/cartella  3/56 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 28  marzo  1349  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Iohannes Aniballi publicus notarius et iudex ordinarius". (S.T.)
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  La nobildonna Bartolomea, vedova del nobiluomo Nicolò Callarella dei Pierleoni, vende ai monasteri di S. Sebastiano alle Catacombe e dei Ss. Bonifazio ed Alessio la quarta parte, con tutte le sue appartenenze, del casale Schiaci fuori porta S. Paolo, nella Marittima, riservandosene l'usufrutto vita durante, per la somma di 410 fiorini d'oro. Pena unha libbra d'oro.
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Cassetta/cartella  3/57 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 22  giugno  1349  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Paxius Petri de castro Civite imperiali [auctoritate n]otarius publicus". (S.T.)
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Pietruzza, figlia di Nicola Vegie, d'Albano, offre i suoi beni, tra i quali una casa nella piazza ed una vigna nel tenimento d'Albano, al monastero di S. Maria Rotonda, del quale Paola è badessa, che la riceve come monaca nel monastero.
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Cassetta/cartella  3/58 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
     1356  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Franciscus Iohannis de Viterbio, notarius"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Deposizione dei testi giurati Iozzo, pizzicagnolo, Muzio di Giovanni di Viterbo e Cecco di Paltone di Viterbo, prodotti dal procuratore del monastero ser Giovanni del maestro Pietro Verardi, notaro di Viterbo, sulla causa vertente tra il monastero e Antonio Smannati di Viterbo per una casa in Viterbo, nella contrada di S. Stefano, dell'eredità di Caterina moglie di Ricco Corbuli. Iozzo e Cecco di Paltone depongono che la casa in questione appartenne veramente alla suddetta Caterina. Muzio di Giovanni depone di non saper nulla. "Franciscus Iohannis de Viterbio, notarius" (che appose alla carta il segno del tabellionato), ricevette le deposizioni, delegato da Nicola di Francesco, di Prato, giudice della curia maggiore per le cause civili del comune di Viterbo.
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Cassetta/cartella  3/59 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
     1356  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Interrogatorio e deposizione d'un teste in una causa per l'eredità di Caterina moglie di Ricco Corbuli.
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Cassetta/cartella  3/60 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 28  marzo  1357  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Iacobus condam magistri Betti de Fighino, civis florentinus, imperiali auctoritate iudex ordinarius atque notarius, nuncque notarius et officialis domini potestatis et communis Viterbi"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Sentenza, data il 23 marzo 1357, di Roberto Angeli di Amelia, giudice della curia maggiore per le cause civili del comune di Viterbo, a favore di Giovanni di Verarduzzo Bonaspene, barbiere della contrada di S. Luca in Viterbo, e contro il monastero, circa una vigna nella contrada Amandruale, distretto di Viterbo.
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Cassetta/cartella  3/61 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 20  giugno  1357  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Bartholomeus magistri Fatii condam magistri Angeli de Viterbio, auctoritate alme Urbis prefecti notarius et iudex ordinarius"
Note  
Tradizione  Copia
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Sentenza precedente di Roberto Angeli di Amelia.
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Cassetta/cartella  3/62 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 21  febbraio  1358  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Paulinus Bartholomei, civis romanus, Dei gratia imperiali auctoritate notarius publicus et tunc notarius appellationum". (S.T.)
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  1) Bucio di Lorenzo Guidoni, del rione di Ripa, fa malleveria a favore del monastero che, se la causa sarà perduta, saranno rifatte le spese all'Orsini e all'Annibaldi. 2) Giacobello di Lorenzo "Luce", procuratore di Giacobello Orsini, muove sospetto sul giudice deputato alla causa. (21 febbraio 1358). 3) Lello Marcuzzi, mandatario della curia, riferisce di aver il giorno innanzi citato il nobile Giacobello Orsini a comparire avanti al giudice Bartolomeo da Modena, per riassumere la causa contro il monastero dei Ss. Bonifazio ed Alessio. (9 marzo 1358). 4) Lello Marcuzzi, suddetto riferisce di avere intimato ("fodisse") tre volte a Giacobello Orsini "ad dandos suspectos" nella causa vertente. (18 marzo 1358). 5) Lello Marcuzzi, mandatario della curia, riferisce di aver il giorno innanzi citato Pietro "Buccatiole", procuratore del magnifico Giovanni Annibaldi, a dare la lista delle persone sospette come giudici: "quod veniat ad redducendos suspectos assignatos pro parte dicti Iohannis et domine Marsibilie ad numerum quatuor", intendendo il giudice di cominciare la discussione della causa. (19 marzo 1358). 6) Bartolomeo da Modena, dottore in legge e giudice palatino nelle cause in appello, "receptis suspectis a dictis partibus", delega in suo luogo D. Simone, canonico della chiesa di S. Maria in Trastevere
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Cassetta/cartella  3/63 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 28  febbraio  1358  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  Paulinus Bartolomei notarius loco Iohannis de Bulgaminis notarii appellationum, de mandato domini Mathei iudicis supradicti"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Sentenza di Matteo de Vaccariis, giudice palatino, che dichiara devoluta totalmente al monastero la vigna nel Monte della Santa Pace, fuori di porta S. Paolo, locata a Nello di Giovanni Frederici detto Piscello, ferraro, del rione della Pigna, che aveva trascurato di lavorarla.
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Cassetta/cartella  3/64 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 28  febbraio  1358  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  Paulinus Bartolomei notarius loco Iohannis de Bulgaminis notarii appellationum, de mandato domini Mathei iudicis supradicti"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Sentenza di Matteo de Baccariis, giudice palatino, a favore del monastero contro molti "quartarini" delle vigne del monastero di S. Alessio (nei monti "Balnearie, S. Pacis et pavilgionis" fuori di porta S. Paolo) per aver trascurato la lavorazione della vigna. Sono condannati ad una indennità, e taluni anche a dare malleveria o a perdere il diritto di locazione. Nomi degli affittuari: Paolo Orsini, macellaro, del rione Campitelli, Beneassai, moglie di Cola di Subiaco, del rione di Ripa, Teolo Carletti, molinaro, di Ripa, Rita Tommasi del rione Arenula, Lello Rossi, sarto, del rione Parione, Lorenzo detto Lo Nero, calzolaro, "de regione Caccabariorum", Pietruzzo Andrenotte, detto anche Lo Funtato (altrove, nella stessa pergamena, Lo Infantato), "de via Pape" nel rione di S. Eustachio, paolo Muti, calzolaro, del rione S. Eustachio, Biacofiore vedova di Stefano Gallati (altrove: Guallati), del rione S. Angelo, Lello, calzolaro, del rione di S. Angelo, Cecco Margarite, di Campo Carleo, del rione "Biberatice", Conte, taverniere, Giorgio (altrove Gregorio) Angeli, detto anche Cunenca, del rione Arenula, Cionco Nurinelli (altrove Merinelli), calzolaro, del rione Arenula, Gabriele ("Grabrielem"), lavorante, del rione di S. Eustachio, e Cecco Leno, mercante, del rione della Pigna.
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 9  marzo  1358  XIV  Roma
Tipologia documento  
Rogatario  "Andreas de Buccamatiis notarius investimentorum fractorum (l. factorum) et dicte cause". "Laurentius de Ciccarellis de Urbe notarius et nunc notarius eiusdem domini Angeli (da Cantalupo)". (S.T.)
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  1) Giovanni de Comite, senatore di Roma, avuta istanza dall'abbate di S. Alessio che si facciano di pubblica ragione i diritti dell'abbazia su Vesposa, cita il magnifico Giovanni de Anibaldis e Marsibilia, madre di lui, vedova di Paolo de Anibaldis, e gli altri aventi interesse, a comparire innanzi alla curia o a mandare un legittimo rappresentante, fra tre giorni dopo ricevuta la citazione, per assistere all'esame dei testi, che dichiareranno i diritti dell'abbazia su Verposa. 2) Il mandatario della curia "Iubarellus" riferisce al notaio suddetto di aver portato il mandato di comparizione, ma che gli fu restituito dai destinatari, che rifiutarono di riceverlo. (17 marzo 1358). 3) Simeone, mandatario della curia, riferisce al notaio Andrea de Buccamatiis di aver il giorno innanzi citato Buonanno de Magistris di Luca, Federico di Giacomo Federici e Giovanni Bufarii a comparire avanti al giudice matteo de Baccariis per deporre sulla causa per Verposa. (20 marzo 1358). 4) I sette riformatori della repubblica e vicari del senatore di Roma, Giovanni de Comite, assente dalla città, ordinano a Cencio di Palgicia, ai figli di Pietro e di Giovanni Mancini, a Giacomo Mancini, della città di Velletri, e a Giovanni Camerini "de castro Putealee" di comparire innanzi ad Angelo da Cantalupo, giudice della curia della città di Velletri, per dare testimonianza sulla causa per Verposa. (28 luglio 1358). 5) Furono citati i testi suddetti da Bernardo Cere, nunzio di Nicolò Titi di Velletri, vicario della città di Lavinia, a richiesta del suddetto Angelo giudice. Il giorno seguente n'ebbe notizia il notaio Lorenzo de Ciccarellis. (3 agosto 1358). 6) I sette riformatori della repubblica e vicari del magnifico Giovanni de Comite, senatore di Roma, citano gli aventi interesse e specialmente Giovanni de Anibaldis e donna Marsibilia, a comparire, fra tre giorni dalla consegna della presente, in Velletri innanzi ad Angelo da Cantalupo, giudice della curia di Velletri, o a mandare un loro rappresentante legittimo, per essere presenti alla produzione dei capitoli e dei testimoni sulla causa per Verposa, e per fare loro interrogazioni, se credono. (28 luglio 1358). 7) I testi Federico "domini Iacobi Frederici", del rione dei Monti, Giovanni Bufarii, del rione dei Monti, e Buonanno de Magistris di Luca, del rione S. Angelo, prodotti, accettati, giurati ed esaminati sopra i capitoli asseganti, innanzi al giudice Angelo da Cantalupo (delegato dal giudice Matteo de Baccariis), depongono a favore del monastero. (24 aprile 1358). 8) I testi Cencio di Palgicia e Cola figlio di Pietro Mancini, ambedue della città di Lavinia, depongono a favore del monastero. (4 agosto 1358). 9) raimondo de Tholomeis, da Siena, senatore di Roma, cita Giovanni Anibaldi e donna Marsibilia a comparire, fra tre giorni dalla consegna della presente, innanzi al diggià giudice palatino Matteo de Baccariis e ad Agostino da Siena, giudice palatino e successore di di Matteo, o a mandare un loro legittimo rappresentante, per essere presenti alla produzione dei testi sulla causa per Verposa, dando loro il termine di sei giorni per opperre contro le persone e i detti dei testimoni. (5 novembre 1358). 10) I giudici Matteo de baccariis e Agostino da Siena, dottore in legge, dichiarano aperte e pubblicate le testimonianze prodotte e prefiggono il termine di sei giorni agli Annibaldi, assenti, per opperre e contraddire alle persone e ai detti dei testimoni presentati dal monastero. (14 novembre 1358). 11) Lello Marcucci, mandatario della curia, riferì di aver il giorno innanzi notificato a Pietro Boccaziole, procuratore degli Annibaldi, il suddetto termine dei sei giorni. (16 novembre 1358).
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 23  marzo  1358  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Pietro di Boccaziola, notaro, e procuratore di Giovanni de Anibaldis, protesta innanzi alla curia, che gli è sospetto il giudice delegato da Bartolomeo di Giuliano, da Modena, D. Simeone (o Simone) di Città di castello, perché: a) è forestiere ("forensis") e oriundo di Città di castello; b) non è solito venire alla curia del Campidoglio; c) non gli furono mai commesse questioni del palazzo del campidoglio; d) non appartiene al collegio dei giudici e avvocati della città; e) non ha beni in Roma, né offici, né gravami di legge; f) l'abbate Bartolomeo del monastero di S. Alessio è molto intimo e congiunto col vicario del papa, che lo protegge in tutte le cause dell'abbazia di S. Alessio, e spesso il detto abbate fa regali al vicario e va a mangiare da lui. 2°) Agostino da Siena, dottore in legge e giudice delle cause in appello, intima di nuovo ai procuratori delle due parti di dare, la mattina stessa del 27, la lista dei [giudici] sospetti, tre per ciascuna parte; altrimenti si darà corso al procedimento. (27 marzo 1358). 3°) Bartolomeo di Giuliano, giudice in appello, annulla e cassa la delegazione per giudicare data a D. Simone di Civita, perché, in quanto era "forensis", era giustamente sospetto agli Annibaldi. (27 marzo 1358). 4°) Il giudice Bartolomeo suddetto, ricevuta la lista dei sospetti dalle parti, delega per giudice D. Gregorio da Marganis, accettato da ambe le parti. (27 marzo 1358). 5°) Nicolò, mandatario della curia, riferisce al notaio della causa di aver il giorno innanzi citato Pietro Boccaziola, procuratore di Giov. Annibaldi, a venire a pagar l'onorario a D. Gregorio de Marganis giudice delegato, e a proseguire la causa. (29 marzo 1358). 6°) Il mandatario della curia suddetto riferisce al notaio di aver ieri citato il procuratore, e l'abbate e i canonici di S. Alessio a comparire innanzi a Gregorio de Marganis, giudice della causa, per udire la protesta degli Annibaldi e dell'Orsini, e per dare malleveria di rimborsare le spese, in caso di condanna, agli Annibaldi e all'Orsini. (2 aprile 1358). 8°) Pietro Boccaziola, procuratore dell'Annibaldi, a nome di lui e dell'Orsini "qui habet causam a dicto Iohanne [Annibaldi]", protesta che si deve procedere per la via ordinaria e libellatica, e che si deve presentare un libello dall'abbate, sul quale facciasi la contestazione della lite e che … (2 aprile 1358).
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Serie Roma - Premostratensi e Girolamini ai SS. Alessio e Bonifacio
Cassetta/cartella  3/67 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 18  aprile  1358  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci, Regesto dell'abbazia di Sant'Alessio all'Aventino, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27 (1904), pp. 351-398; 28 (1905), pp. 151-200.
Regesto  Giovanni Nicola di Nicola degli Annibaldi vende a Leno Gianquintelli, speziale nel rione di Biberatica, e a Teulo di Pietro di Vetralla, del rione di S. marco, il casale "lo Quatraro" fuori porta S. Giovanni nel luogo Favarolo (di proprietà del monastero), per la somma di 3.700 fiorini d'oro. 2) I nobili Pietro del fu Nicola Amatore, del rione di Ripa, Paolo de Tartaris, del rione Parione, Domenico di Pietro Leoni, del rione di Ripa, ora abitante nel rione di Parione, Francesco di Paolo de Fuscis de Berta, cecco di Fulco, del rione dei Monti, Pietro, detto Suzio, di Giovanni Mattei, del rione Trastevere e Palocco di Nicola "Pappaçurri", del rione della Pigna, si fanno mallevadori per Giovanni degli Annibaldi, obbligando tutt'i loro beni. Pena il doppio del prezzo. (23 aprile 1358). 3) Antonio del fu Paolo Poli, minorenne, del rione di S. Angelo, Accursino del fu maestro Tancredi e Giovanni Palozzi di Stefano di paolino, del rione dei Monti, consentono alla vendita del casale "lo Quatraro". Pena il doppio del prezzo. (24 aprile 1358).
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Cassetta/cartella  3/68 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 25  aprile  1359  XIV  Nepi
Tipologia documento  
Rogatario  "Franciscus Teoli Thonni de civitate Nepesina, Dei gratia, auctoritate alme Urbis [prefecti] notarius et iudex ordinarius" S. T.
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  Atti per l'istruzione della cusa in appello tra il monastero e Giovanni di Verarduzzo Bonaspene (cfr. il doc. 60). Si produce anche un rescritto di Egidio [Carillo de Albornoz] card. Legato e vescovo di S. Sabina, che delega il vescovo di Nepi, Bonifazio [de Cetto] dei frati Minori, ad esaminare la suddetta causa per il possesso d'una vigna e d'altri beni, confermando o annullando la prima sentenza, contro il monastero, di Roberto Angeli d'Amelia. Data del rescritto: Firenze, 15 settembre 1357.
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Cassetta/cartella  3/69 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 26-1  marzo 26-aprile 1  1359  XIV  Nepi
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  
Tradizione  Redattore del registro autentico e della copia: "Luca Francisci de civitate Nepesina notarius, et nunc notarius dicti domini episcopi [Bonifacii de Cetto] et sue curie" S. T.
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  Due atti della causa in appello tra il monastero e Giovanni di Verarduzzo Bonaspene (cfr. i docc. 60 e 68) tratta dal registro autentico degli atti della curia vescovile di Nepi, redatto al tempo del vescovo Bionifazio, giudice delegato. S'inizia la discussione della causa, dichiarando il vescovo di Nepi, frate B. giudice delegato, che si può procedere sicuramente, e che il monastero e il suo procuratore non debbono avere alcun pregiudizio dal tempo legale già trascorso per essi inutilmente, per la malattia e la morte del vescovo predecessore Giacomo [Cancellieri] e per la vacanza seguita della sede episcopale Nepesina.
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Cassetta/cartella  3/70 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 20  ottobre  1359  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Franciscus Teoli Thonni de civitate Nepesina, Dei gratia, auctoritate alme Urbis prefecti notarius et iudex ordinarius".
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  Il vescovo di Nepi, frate B. giudice delegato nella causa d'appello tra il monastero e Giovanni di Verarduzzo Bonaspene (cfr. i sommari 60, 68 e 69), costituisce suo notaio ed officiale ser Francesco Iuzzi, notaro di Bagnorea.
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Cassetta/cartella  3/71 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 26  maggio  1360  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Iohannes Iacobi Iordani de Bulgamminis, Dei gratia, imperiali auctoritate notarius" S. T.
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  Il monastero loca in perpetuo (con rinnovazione del contratto ogni nove anni) a Giovanni Lello Lupi, e ai suoi eredi e successori, la metà dei beni nerl luogo "Merulano", territorio di Nepi, per l'annua corrisposta di tre libbre di cera nella festa di s. Alessio. Pena una libbra d'oro.
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Cassetta/cartella  3/72 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 13  giugno  1360  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Paolus Smanta notarius palatinus super appellationibus et aliis extraordinariis causis deputatus et dicte cause"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  Francesco da Bologna, giudice palatino, preso consiglio dal giureconsulto Paparone (il cui consulto è alla lettera riferito) sulla questione se, nella causa per Verposa, Giacobello Orsini e Giovanni degli Annibaldi possano essere ammessi all'udienza del tribunale d'appello senza dare pegni corrispondenti al valore dei beni disputati, e considerato diligentemente ogni anno della questione, sentenzia ch'è necessario dare i pegni per la prosecuzione della causa. I pegni devono ammontare al valore del castello e dei frutti da esso percepiti negli ultimi anni nove anni, in ragione di 50 fiorini all'anno. "Vel dicti Iacobellus et Iohannes vel alter eorum ponant se intus secundum formam statutorum Urbis; ac etiam interloquendo pronunptiamus in casu ubi pignora non deponerent, vel ipsi vel alter eorum ponerent se intus, sententiam latam in causa principali fore et esse executioni mandandam. Quam sententiam cum omnibus suis tenoribus et articulis confirmamus et corroboramus".
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Cassetta/cartella  3/73 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 20  giugno  1360  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Paolus Smanta notarius palatinus super appellationibus et aliis extraordinariis causis deputatus et dicte cause"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  Francesco da Bologna, giudice palatino per le cause in appello e fuori ordine, conferma, a favore del monastero di S. Alessio, le due sentenze già emanate da Francesco de Fabris e da lui stesso contro Giacobello Orsini e Giovanni de Anibaldis nella lite per Verposa.
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Cassetta/cartella  3/74 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 27  giugno  1360  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Paolus Smanta notarius appellationum et dicte cause"; "Paolus Leonardi Smante, Dei gratia, imperiali auctoritate publicus notarius" S. T.
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  1) Francesco da Bologna, giudice palatino nelle cause in appello e fuori d'ordine, commette a Paolo Smanta, notaro, e a Pietro Palloni, mandatario della curia, di accedere al castello al castello di Verposa, di proprietà del monastero dei SS. Bonifazio e Alessio, e di metterne in possesso i canonici del monastero suddetto o il loro procuratore Giovanni de Bulgaminis. 2) Giovanni de Bulgaminis, notaro e procuratore del monastero, è messo salla curia in possesso del castello di Verposa e delle sue pertinenze. (1360, giugno 28).
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Cassetta/cartella  3/75 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 25  maggio  1361  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Iohannes Iacobi Iordani de Bulgaminis, Dei gratia, imperiali auctoritate notarius" S. T.
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  Panessa, figlia del fu "Donisius" e vedova di Rainaldo Simoni, una volta del castello di Astura ed ora del rione di Ripa, dona "inter vivos" al monastero dei SS. Bonifazio ed Alessio un casale, per riverenza e devozione verso l'immagine della Vergine nella chiesa di S. Maria in Astura, soggetta al monastero di S. Alessio. Pena una libbra d'oro.
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Cassetta/cartella  3/76 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 31  agosto  1361  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Nicolaus Philippi Francotii, Dei gratia, alme Urbis prefecti auctoritate notarius publicus" S. T.
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  Testamento nuncupativo di Teolo di Pietro di Vetralla, "de Asscesa Proti", che lascia 50 lire di provisini alla figlkia Angelozza, natagli dal primo matrimonio, ed eredi universali i due figli Pietruzzo e Giacobello, pupilli, del secondo matrimonio. "Item facio testamentum dictis fillis meis, quod nullo tempore liceta eis vendere casale seu portionem meam casalis, quod dicitur Quatrarium (di proprietà del monastero), iunctam pro indiviso cum Magdaleno Iaquintelli spetiario" (cfr. il doc. 78).
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Cassetta/cartella  3/77 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 2  maggio 2..-novembre  1362  XIV  Roma
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  
Tradizione  Copia autentica (1444, 3 aprile): "Guido de Staccolis, de Urbino, legum doctor, iudex palatinus et coll. Curie Capitolii" attesta che le copie presenti concordano cogli originali nei libri e protocolli del fu Giovanni di Giacomo Giordani de Bulgaminis, notaro
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  1) Il monastero concede al nobiluomo Folchetto "Petri" di Folco, del rione dei Monti, il dritto di pascolo nella tenuta di Verposa, per alcuni mesi, per la somma di 65 fiorini d'oro, [un certo numero di] provature grosse di bufala, del formaggio, e di alcuni castrati, agnelli e capretti. (1362, maggio 2..). 2) Il monastero concede [per alcuni mesi] al suddetto Folchetto l'erbe della tenuta di S. Eufemia, per apscolo, ritraendone una somma di denaro e un rubbio "stabliati". (1362, maggio 2..). 3) L'abbate Bartolomeo concede, per alcuni mesi, il dritto di apscolo nell'erba di Verposa a Nicola Iozzi del rione di Ripa, per la somma di 28 fiorini d'oro e due "onciate" di provature grosse.
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Cassetta/cartella  3/78 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 17-11  luglio 17-giugno 11  1367  XIV  Roma
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  
Tradizione  Copia autentica (1444, 3 aprile) secondo il sunto fattone da Giovanni di Giacomo giordani de Bulgaminis, notaro defunto
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  1) L'abbate Bartolomeo, essendo da lui venuto Bartolomeo de Arrarellis, tutore dei figli del fu Teolo di Vetralla, e Andrea de Botiis, mandatario dei figli del fu Maddaleno, speziale, per pagare il censo del casale "Quatrario"; dichiara che tal pagamento non deve portare alcun pregiudizio ai dritti del monastero, al quale è devoluto e ricaduto il casale suddetto. (1367, luglio 17). 2) L'abbate Bartolomeo affitta, fino alla festa di s. Michele Arcangelo, del mese di amggio [il giorno 8], il pascolo dell'erbe nella tenuta del castello di Verposa, tranne le ghiande, a Paolo di Giovanni Tomarozzi, del rione di S. Eustachio, per 85 fiorini d'oro, due castrati, due agnelli,. Due capretti e 200 pezzi di formaggio. (1367, ottobre 10). 3) L'abbate Bartolomeo, essendo da lui venuto Angelello, notaro, del rione della Pigna, col figlio del fu Maddaleno, speziale, a pagare il censo del casale "Quadrario" in sei soldi e nove denari, protesta che riceve il censo solo perché v'è tenuto, riservando i suoi dritti sul casale stesso, devoluto e ricaduto al monastero. (1370). 4) Il monastero vende a Paluzio di Matteolo Ponziani, detto anche Garofolo, del rione di S. Angelo, l'uccellagione "mortitorum tantum" e la caccia alle bestie selvagge nelle selve e nella tenuta di Verposa fino a tutta la quaresima ventura, per due mancosi "mortitorum concedentium, et unum rofulactum condecentem et unum crapolum condecentem". (1372, giugno 11)
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Cassetta/cartella  3/79 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 11-12  gennaio  1372  XIV  Viterbo
Tipologia documento  
Rogatario  "Franciscus Iohannis de Viterbio, auctoritate alme Urbis prefecti iudex ordinarius atque notarius"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449
Regesto  1) Il nobiluomo Cola del fu "Scolarii Iordanelli", di Viterbo e della contrada di S. Pietro dell'Olmo, vende al monastero un orto col dritto d'acqua, nel territorio di Viterbo "in contrata Vallis Pettinare", per la somma di 200 fiorini d'oro. Petoncio Muzegli, di Viterbo e della contrada di S. Pellegrino, fa malleveria, obbligando tutt'i suoi beni, in favore di Cola Giordanelli. Pena il doppio. 2) Frate Lorenzo del fu Fani di Orvieto, priore e canonico del monastero di S. Alessio e suo procuratore, prende spossesso dell'orto suddetto. (1372, gennaio 12)
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Cassetta/cartella  3/80 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 19  febbraio  1372  XIV  Viterbo
Tipologia documento  
Rogatario  "Franciscus Iohannis de Viterbio auctoritate alme Urbis prefecti iudex ordinarius atque notarius".
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  1) Giovanni del fu Tuzio del maestro Angelo, di Viterbo e della contrada di S. stefano, vende al monastero un orto con dritto d'acqua, nel territorio di Viterbo, contrada di Valle Canale, e tre pezze di terra ("leghas") nel luogo suddetto, per la somma di 1550 fiorini d'oro. Pena il doppio. Si fanno mallevadori per il detto Giovanni i due suoi fratelli Iacobuzzo e Fazio. Nelle formole di obbligazione si legge : "Et pro predictis omnibus et singulis supradictis actendendis et firmiter observandis obligavit se et suos heredes personaliter Viterbii, Rome et ubique locorum et terrarum et ubicumque eum invenerit et ibidem ab eo petere vel convenire voluerit". 2) Il giorno stesso frate Lorenzo, priore e canonico del monastero, prende posesso del fondo.
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Cassetta/cartella  4/81 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 5  settembre  1372  XIV  Roma
Tipologia documento  
Rogatario  "Anthonius Bartholomei Varonis, civis Romanus, Dei gratia, imperiali auctoritate notarius" S. T.
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  Francesca, vedova di Andrea de Rubeis, del rione Ripa, aggiunge dei codicilli al suo testamento, scritto per mano del noatro Giacomo "Mascii", lasciando al monastero di S. Maria Rotonda d'Albano una casa "solarata" nel rione Ripa, con camera ad uso di cucina, a condizione che vi possa abitare, vita durante, senza spesa alcuna, Mattia sua serva.
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Cassetta/cartella  4/82 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 9  settembre  1373  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  "Iohannes Iacobi Iordani de Bulgaminis, Dei gratia, imperiali auctoritate notarius" S. T.
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  Possedendo il monastero un casalino "in quo reponitur et remictitur vena ferri" in Roma, alla Marmorata, locato già al fu Pietro di Giacomo "de regione Sancti Angeli et contrata Piscine" ed ora devoluto alle sue figlie Giovanna e Perna; si riconosce il dritto del monastero, come proprietario del casalino, alla pensione annua di 12 denari di provisini del Senato "usualis monete", e ad una pensione anche maggiore, se la locazione anteriore la stabilisse, pagando le suddette al monastero, per mezzo del loro procuratore, 24 soldi di provisini per l'istrumento di ricognizione.
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Cassetta/cartella  4/83 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 17-12  luglio 17-marzo 12  1375  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  
Tradizione  Copia autentica (1444, aprile 3) di tre istrumenti estratti dal protocollo del notaio Giovanni di Giacomo Giordani de Bulgaminis
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  1) Marco, del fu Maddaleno speziale, del rione Colonna, e Pietruzzo Teoli di Vetralla, del rione della Pigna, avendo portato al monastero il censo annuale del casale lo Quatraro in sei soldi e nove denari di provisini del senato, l'abbate Bartolomeo protesta che, ricevendo il censo, non intende pregiudicare menomamente i dritti del monastero, cui è devoluto e ricaduto il casale suddetto. 2) Il monastero loca per tre anni a Nucio di Pietro Gibelli, del rione di S. Angelo, la terza parte del casale la Cicogniola e la metà d'una quarta parte del casale Schiaci, fuori porta S. Paolo, colle loro tenute, per la corrisposta annua di otto rubbia di grano, secondo la misura del Senato, e di quattro fiorini d'oro. (1357, gennaio 1). 3) Il monastero loca per 18 anni a Giovanni di Cecco "Mancini", detto anche Giovanni de Tomassa, due case insieme unite nel rione di Ripa, nella contrada "Porticus Gallatorum", mancando di mezzi per mantenere e riparare le case suddette, causa le spese occorse per la creazione del nuovo abbate. Riceve in cambio 10 fiorini in moneta, e la pensione annua di due soldi di provisini. (1377, marzo 12)
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Cassetta/cartella  4/84 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 25-26  maggio 25-26  1377  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  
Tradizione  Copia autentica (1344, 3 aprile) di due istrumenti tolti da un protocollo o "liber habreviaturarum" del fu Giovanni di Giacomo Giordani de Bulgaminis notaro
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  1) Il monastero, mancando di mezzi per sciogliersi dai debiti, delibera di locare per otto anni a Nicola Valentini, del rione dei Monti, e a Cecco Peregrini, del rione della Pigna, o ad uno di loro, il casale di S. Funia (Eufemia) fuori porta Appia, per il canone annuo di 75 fiorini d'oro. 2) Il monastero, per sciogliersi dai debiti (contratti anche per la creazione del nuovo abbate e che qui son detti più grandi che nel doc. precedente), delibera di locare per otto anni a Nicola Valentini e a Cecco Peregrini il casale di S. Eufemia, per il canone annuo di soli 25 fiorini d'oro.
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Cassetta/cartella  4/86 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 14  gennaio  1388  XIV  Viterbo
Tipologia documento  
Rogatario  "Tutius quondam Benedicti Tutiii, de Viterbio, publicus auctoritate alme Urbis prefecti notarius et iudex ordinarius" S. T.
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  Il nobiluomo "Giannes Francisci Marcucii domini Pauli" di Viterbo costituisce suoi procuratori Angelo Morontis, di Viterbo, e Genattano "Francisci", altrimenti detto Pancia, per una permuta col monastero: avendone la facoltà di condurre rivi d'acqua attraverso gli orti del monastero nei suoi orti in Val Canale, e dando la metà d'un campo nella contrada di Batacciano,
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Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 6  gennaio  1391  XIV  Roma
Tipologia documento  
Rogatario  "Iacobellus Mascii de Urbe, Dei gratia, sacre Romane prefecture auctoritate notarius publicus" S. T.
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  Giacobello di Giovanni Rubei, del rione Ripa, rinunzia, a favore del monastero di S. Maria Rotonda d'Albano, ai suoi dritti sopra due case, una "solarata tantum", l'altra "terrinea tantum", nel rione Ripa, per l'8 1/2 fiorini d'oro "et monetas".
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Serie Roma - Premostratensi e Girolamini ai SS. Alessio e Bonifacio
Cassetta/cartella  4/88 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 19-7  marzo 19-agosto 7  1391  XIV  Roma
Tipologia documento  
Rogatario  "Iacobus magistri Anthonii alias dictus Pino, Romanus civis, Dey gratia, imperiali auctoritate notarius publicus" S. T. "Iacobus magistri Anthonii, Romanus civis, Dey gratia, imperiali auctoritate notarius publicus"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  Cfr. A. Monaci Regesto dell'Abbazia di S. Alessio all'Aventino in Archivio della Società Romana di Storia Patria XXVII 1905 pp. 395-449.
Regesto  1) Giovanni Ottabiani, del rione Ripa, vende a Pietro Paolo di Lorenzo Canetti, del rione Campitelli, tre pezze di vigna, colle loro adiacenze, dentro Roma, sul Monte di S. Alessio, di proprietà del monastero (cui è dovuta la corrisposta), per 20 fiorini d'oro, calcolando 47 soldi di provisini ("soll. prov.") per ogni fiorino d'oro. Pena una libbra d'oro. 2) Agapta, moglie di Giovanni Ottabiani, consente alla vendita suddetta. Pena una libbra d'oro. (1391, marzo…). 3) Il card. prete Cristoforo [Maroni o Marone], commendatario del titolo di S. Ciriaco, e il monastero consentono alla locazione suddetta, a favore di Pietro Paolo di Lorenzo Canetti, che subentra nella locazione fatta prima dal monastero a Gio. Ottabiani, per il canone annuo d'una "facula" di cera nuova, del peso d'una libbra, e la somma di 22 soldi e mezzo di provisini del Senato per il consenso dato. (1391, agosto 7)
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Cassetta/cartella  4/89 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 23  marzo  1397  XIV  
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Cassetta/cartella  4/90 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 30  aprile  1407  XV  
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Cassetta/cartella  4/91 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 23  marzp  1417  XV  
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Cassetta/cartella  4/92 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 10  agosto  1424  XV  
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Cassetta/cartella  4/93 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 8  dicembre  1427  XV  
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Cassetta/cartella  4/94 Vecchia segnatura    Sigillo  si
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 26 11  maggio ottobre  1428  XV  
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 15  marzo  1429  XV  
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 29  settembre  1430  XV  
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Cassetta/cartella  4/97 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 28  aprile  1442  XV  
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Cassetta/cartella  4/98 Vecchia segnatura    Sigillo  si
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 5  giugno  1444  XV  
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Cassetta/cartella  4/99 Vecchia segnatura    Sigillo  si
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 12  gennaio  1450  XV  
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Cassetta/cartella  4/100 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 20  gennaio  1455  XV  
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Cassetta/cartella  4/101 Vecchia segnatura    Sigillo  si
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 6  giugno  1469  XV  
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Cassetta/cartella  4/102 Vecchia segnatura    Sigillo  si
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 26  febbraio  1474  XV  
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Cassetta/cartella  4/103 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 9  marzo  1485  XV  
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Cassetta/cartella  4/104 Vecchia segnatura    Sigillo  si
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 8  agosto  1485  XV  
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Cassetta/cartella  4/105 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 16  febbraio  1526  XVI  
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Cassetta/cartella  4/106 Vecchia segnatura    Sigillo  si
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 5  ottobre  1569  XVI  
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Cassetta/cartella  4/107 Vecchia segnatura    Sigillo  no
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 30  gennaio  1754  XVIII  
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