Pergamene trovate: 21
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Serie Roma - Benedettini in S. Paolo fuori le Mura
Cassetta/cartella  34/1 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 8  luglio  1134  XII  Ravenna
Tipologia documento  
Rogatario  Giovanni tabellione di Ravenna
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Martino abbate del monastero di S. Apollinare novo in Ravenna ritorna, sotto titolo di precario, a Pietro di Grisulfo e Gasdia (?) sua moglie venti tornature di quanto essi prima avevano donato al detto moanstero per la salute delle loro anime "in loco qui vocatur Ampugnano plebe sancti Martini in Barisani".
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Serie Roma - Benedettini in S. Paolo fuori le Mura
Cassetta/cartella  34/2 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 12  marzo  1331  XIV  Todi
Tipologia documento  
Rogatario  Notaio Andrea del fu Ciccolo di maestro Angelo
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Lucio del fu Tommaso "de regione Collis" riconosce aver ricevuto a mutuo da Ciccolo del fu "Guido de regione Nidoli" 350 fiorini d'oro; quali promette restituire.
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Serie Roma - Benedettini in S. Paolo fuori le Mura
Cassetta/cartella  34/3 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 21  novembre  1332  XIV  Ravenna
Tipologia documento  
Rogatario  Notaio Giacomo, figlio di ser Tamagnino "de Spertis"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Inventario dei beni di Pietro, "Mexii" e Giovanni figli, maggiorenne il primo minorenni i due altri, del fu Muzio "fundi de villa Orazani" del distretto di Ravenna: fatto a diligenza del loro curatore e tutore ser Giovanni "Smele" [o "Smelis].
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Cassetta/cartella  34/4 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 21  novembre  1332  XIV  Ravenna
Tipologia documento  
Rogatario  Notaio Giacomo figlio di ser Tamagnino "de Spertis". Notaio Giacomo figlio di ser Tamagnino "de Spertis".
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Matteo di Pesaro, giudice e assessore civile, per Tommaso Gonfalonieri Rettore de' Ravenna, nomina ser Giovenni "Smele" curatore di Pietro del fu Muzio "fundi de villa Orazani" del distretto di Ravenna affinché lo rappresenti legalmente e specialmente lo assista nella vendita di una pezza di terra aratoria di 6 tornature che il detto Pietro possiede in comune coi fratelli "Mexio" e Giovanni, in territorio di Ravenna, nella pieve di S. Lorenzo, "in schola et fundo Vededi": con obbligo di bene amministrare, di stendere un inventario dei beni del detto Pietro, e di render conto a tempo debito dell'amministrazione esercitata. Matteo di Pesaro, ecc. nomina ser Giovanni "Smele" tutore di "Mexio" e Giovanni del fu Muzio "fundi de villa Orazani" del distretto di Ravenna: affinché li rappresenti legalmente e specialmente li assista nella vendita di una pezza di terra aratoria di 6 tornature che essi possiedono in comune col fratello Pietro, ecc.
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Cassetta/cartella  34/5 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 1  gennaio  1332  XIV  Nazzano
Tipologia documento  
Rogatario  Notaio Oddone di Nazzano
Note  
Tradizione  Atto prodotto il 16 luglio 1455 per ser Antonio "Petri Ciani": come da nota sincrona
Bibliografia  
Regesto  Giacomo Savelli, per mezzo del suo procuratore Silvestro di Nicola "Arignano vicecomes castri Nazani", vende a Ottaviano di Nicola "de Rubiano" 35 rubbia di terra seminativa, posta nel territorio di Nazzano, "in campo qui vocatur campus de legati" e un mulino nel medesimo territorio oltre il Tevere, situato "in rivo qui dicitur Farfa". Item vende 35 rubbia di terra pure seminativa, situata nel territorio di Castro Maiano "in loco qui dicitur campus Meiani".
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Cassetta/cartella  34/6 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 2  dicembre  1332  XIV  Ravenna
Tipologia documento  
Rogatario  Notaio Benvenuto del fu Giovanni "de Novellinis". Notaio Benvenuto del fu Giovanni "de Novellinis".
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  "Mexius", Giovannie Pietro figli ed eredi del fu Muzio "Fondi de Orazano", essendo obbligati per debito ereditario a ser Bitino Rasponi, vendono, con l'assistenza del loro tutore e curatore ser Giovanni "de Smelis", una pezza di terra aratoria di 6 tornature, situata in territorio di Ravenna, pieve di S. Lorenzo "in scola Vededi" a Tolomeo abbate del monastero di S. Apollinare novo, che si fa rappresentare da Nicola monaco del detto monastero: al prezzo di 102 libre di ravennati. Ser Giovanni "de Smelis de Orazano" si obbliga con Tolomeo abbate del monastero di S. Apollinare novo, di soddisfare tutti i gravami che indì innanzi il comune di Ravenna potrà imporre sul fondo cui sopra e di tenerlo indenne da tutti i pagamenti omessi per il passato. (4 dicembre 1332).
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Cassetta/cartella  34/7 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 11  giugno  1332  XIV  Ravenna
Tipologia documento  
Rogatario  Notaio Benvenuto Novellino
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Tolomeo, abbate di S. Apollinare novo di Ravenna, concede a livello per ventinove anni cinque pertiche di terra coltivate a vigna situate nel territorio di Ravenna, pieve di S. Cassiano, "in fondo aquarie", a Matteo "de Murchisanis", figlio di ser Francesco Marchisani: per la pensione annua di tre oncie di cera da pagarsi nel mese di marzo "vel infra indictionem", e con l'obbligo di pagare cinque soldi ruvignani "tempore innovationis".
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Cassetta/cartella  34/8 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 12  giugno  1332  XIV  Ravenna
Tipologia documento  
Rogatario  Notaio "Hondideus de Novellinis" ["d Novettis"].
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Tolomeo, abbate del monastero di S. Apollinare novo di Ravenna, rinnova a Neri figlio del fu Nicoluccio "de Calbullo" di Forlì per le mani del suo procuratore Benvenuto del fu ser Giacomo Castaldi notaro l'enfiteusi di una pezza di terra lavorativa di 40 tornature, situata nel territorio di Forlì, pieve "Quinti" nel fondo di "Maserata", per il canone annua di 1 denaro ravennate, e 7 libre e 10 soldi ravennati una volta tanto "nomine renovationis".
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Cassetta/cartella  34/9 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 17  ottobre  1332  XIV  Ravenna
Tipologia documento  
Rogatario  Notaio Benvenuto del fu Giovanni Novellino
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Tolomeo, abbate del monastero di S. Apollinare novo di Ravenna, concede "iure libelli" per ventinove anni a "Fondo" figlio di Benvenuto di Bagnacavallo mezza tornatura di terra acquistata da "Scazolo de Salvatoribus" e situata in territorio di Ravenna, pieve di S. Cassiano "in scola Castrizani": per la pensione annua di un'oncia di cera da pagare nel mese di marzo e con l'obbligo di pagare sei soldi ravignani "tempore innovationis".
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Cassetta/cartella  34/10 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 30  marzo  1332  XIV  Ravenna
Tipologia documento  
Rogatario  Notaio Benvenuto Novellino
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Enfiteusi di terre concessa da Tolomeo abbate del monastero di S. Apollinare novo di Ravenna.
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Cassetta/cartella  34/11 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 17  marzo  1332  XIV  Ravenna
Tipologia documento  
Rogatario  Notaio Benvenuto del fu Giovanni Novellino
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Tolomeo, abbate del monastero di S. Apollinare novo di Ravenna, concede per 60 anni a maestro Rainerio medico, figlio del fu Guido di Cortona, un edificio posto in Ravenna "in guaita S. Petri Maioris", per la pensione annua di tre oncie di cera e 1 denaro di Ravenna, e col patto di pagare 15 soldi ravennati al momento del rinnovazione.
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Cassetta/cartella  34/12 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 24  novembre  1332  XIV  Ravenna
Tipologia documento  
Rogatario  Notaio Giacomo figlio di ser Tamagnino "de Sperctis"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Atti procedurali per la vendita di una pezza di terra di sei tornature, situata nella pieve di S. Lorenzo "in scola et fundo Vededi" e ppartenente a Pietro, "Mexio" e Giovanni, figli del fu Muzio "fundi de villa Orazani", sottoposti a tutela e curatela di ser Giovanni Smele di Orazano. - [2 Dicembre] Sentenza finale del giudice che autorizza la vendita a certo ser Benvenuto "de Novellini" che, a nome dell'abbate del monastero di S. Apollinare novo di Ravenna, aveva fatto la migliore offerta. Motivo dell'autorizzazione era che i beni del fu Muzio si trovavano ad essere obbligati a ser Bitino "de Rasponibus".
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Cassetta/cartella  34/13 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 3  giugno  1332  XIV  Ravenna
Tipologia documento  
Rogatario  Notaio Benvenuto del fu Giovanni Novellino
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Tolomeo, abbate del monastero di S. Apollinare novo di Ravenna, concede per 29 anni "iure libelli", ad Antonio del fu Guido Zambelli notaro, 3 tornature di terra aratoria "que dicitur clusura de romanis", per la pensione annua di 12 soldi ravennati.
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Cassetta/cartella  34/14 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
     1333  XIV  Cesena
Tipologia documento  
Rogatario  Notaio Bartolino del fu ser Clemente"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Pino di S. Geminiano, vicario generale del vescovo [Giovanni] di Cesena, rilascia ricevuta a Nicola monaco del monastero S. Apollinare novo di Ravenna per 20 stara di grano, decima annuale di quel monastero al vescovato di Cesena, per possesioni situate in S. Giorgio, pieve di S. Pietro "in Cocto".
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Cassetta/cartella  34/15 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 29  maggio  1333  XIV  Ravenna
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Guglielmo "Trivelli", rettore della chiesa "de Villasicca", della diocesi di Narbona, collettore e tesoriere generale di Romagna, nomina Tolomeo, abbate del monastero di S. Apollinare novo, e Guido, rettore della chiesa dei SS. Fabiano e Sebastiano di Ravenna, subcollettori per la città e diocesi di Ravenna.
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Cassetta/cartella  34/16 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 10  gennaio  1333  XIV  Ravenna
Tipologia documento  
Rogatario  Benvenuto Novellino"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Tolomeo, abbate del monastero di S. Apollinare novo di Ravenna, concede in enfiteusi a Zentilino del fu Garziano "de beciis" di S. Pietro "in trentula" per le mani del suo procuratore Benvenuto "de ferris", notaio, una casa posta in Ravenna "in guaita S. Petri Maioris" per la pensione annua di un oncia e mezza di cera e un denaro di ravenna da pagarsi nel mese di marzo "vel infra indictionem".
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Cassetta/cartella  34/17 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 16  agosto  1334  XIV  Ravenna
Tipologia documento  
Rogatario  Notaio Bonaventura figlio di ser Antonio "de Zenariis"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Simone, rettore della chiesa di S. Michele "in Afrizisco" e della chiesa di S. Maria "in Casale", soggetta per metà al capitolo dei cantori della chiesa di Ravenna, chiede ed ottiene da quest'ultimo la dispensa per il cumulo dei benefici e la licenza d'assentarsi per un quinquennio dalla detta chiesa di S. Maria.
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Cassetta/cartella  34/18 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 15  dicembre  1334  XIV  Ravenna
Tipologia documento  
Rogatario  Notaio Benvenuto, figlio del fu Giovanni "de Novellinis"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Maria figlia del fu Giovanni Mencii e vedova di Mucia "de Fondis de Orazano" vende a Tolomeo, abbate del monastero di S. Apollinare novo di Ravenna, per le mani di Benedetto monaco, una pezza di terra aratoria di due tornature situata nel territorio di Ravenna, pieve di S. Lorenzo, "in fondo Vededi", e un'altra pezza di una tornatura e mezza enove piedi, situata nei medesimi territorio e pieve, "in fondo Castri Vecli": al prezzo di 60 libre ravennati. Tre figli, Pietro, "Mexius", e Giovanni, con l'autorizzazione del loro rispettivo curatore e tutore, prestano il proprio consenso alla detta vendita.
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Cassetta/cartella  34/19 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 31  agosto  1334  XIV  
Tipologia documento  
Rogatario  Notaio Biagio di Francesco di Perugia
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Consulto reso da Menaciato "Nini", "minimus doctor doctorum", alle monache di alcuni monasteri di Todi, i quali si rifiutavano di sottostare alle visite troppo frequenti e onerose di recente instaurate dai monaci e abbati di S. Paolo "de Urbe" da cui dipendevano.
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Serie Roma - Benedettini in S. Paolo fuori le Mura
Cassetta/cartella  34/20 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 4  febbraio  1334  XIV  Ravenna
Tipologia documento  
Rogatario  Benvenuto Novellino
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Tolomeo, abbate del monastero di S. Apollinare novo di Ravenna, rinnova a Neri figlio del fu "Benecuxe" di Forlì, per le mani del suo procuratore "Zudio Tomaxii Zaulonis", il livello di una pezza di terra lavorativa di 4 tornature, situata nel territorio di Ravenna, pieve di S. Pietro "in trentula in fondo trentule" per il canone annuo di 4 oncie e 1/2 di cera e 16 soldi ravennati una volta tanto a titolo di entratura ("pro innovatione").
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Serie Roma - Benedettini in S. Paolo fuori le Mura
Cassetta/cartella  34/21 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 1  novembre  1334  XIV  Tivoli
Tipologia documento  
Rogatario  Notaio Pietro di Nicola "Buccamelis"
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  "Octabianesca", moglie del fu Leonardo Villani di Tivoli e ava materna, nonché tutrice, di Petruccio figlio di Francesca e del fu Stefano Iacobini "de Camera" - e Giovanni e Bartolomeo figli del fu Leonardo vendono a Gregorio "de Fuscis de Baptista" e figlio Giovanni canonico lateranese, per le mani del loro procuratore Giovanni Saraceno notaro, un casale chiamato "Palazzectum" con due pezze di terra seminativa annesse, di 20 rubbia; tre pezze di terra di 30 rubbia situate "in Valle de mortuis"; un'altra pezza di terra di 5 rubbia, chiamata "pedica colupnelle"; un "Balziolum terre qui est prope bancum sancte Digne", di un rubbio e mezzo; ed un pezzo di terra, di 6 rubbia, posto "prope viniales sancti Iulianis.
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