Pergamene trovate: 12
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Serie Fermo
Cassetta/cartella  118bis/1 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 1  ottobre  1301  XIV  Macerata
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  
Tradizione  Siffredo del maestro Thomasio da Macerata notaio imperiale, desume dagli atti della curia generale di Macerata, scritti dal maestro Paolo da Viterbo. Giacomo del maestro Pietro trascrisse dalla copia del maestro Siffredo (ST) (6 settembre 1306; [documento n. 2]).
Bibliografia  
Regesto  1) Inquisizione di Reatino da Rieti, giudice generale dei malefici nella Marca Anconetana, contro i comuni di Fermo, Loro (Piceno), Sant'Angelo (in Pontano), Monte Guido, Ripi, Cerreti, Lupangnani, Castro di Fermo, S. Patrizio, Montoriono, disubbidienti all'ordine del nobil'uomo Amato di Giovanni, milite di Anagni, vicario generale della Marca Anconetana, di demolire entro 5 giorni, cominciando dal 10 settembre, sotto pena di 10000 marchi d'argento e privazione di tutti i privilegi, le fortificazioni del castellare di S. Lorenzo, erette in danno del comune di S. Ginesio. Il giudice suddetto ordina la citazione pubblica dei comuni inquisiti nel termine di 3 giorni (13 settembre). Il medesimo promulga il bando contro i comuni (ST) (17 settembre). 2) Inquisizione del giudice medesimo contro una cinquantina d'individui della villa Alpazano non presentatisi al nobil'uomo Amato di Giovanni, milite di Anagni, vicario generale della Marca Anconetana, per dar esecuzione ai provvedimenti dello stesso vicario contro le fortificazioni del castellare di S. Lorenzo (12 settembre 1301). Il giudice suddetto cita i predetti individui davanti a sé nel termine di tre (stessa data). Il giudice condanna e mette al bando i predetti abitanti della villa Alpazano (17 settembre).
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Serie Fermo
Cassetta/cartella  118bis/2 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 16  settembre  1301  XIV  Macerata
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  
Tradizione  Finaguerra da Monte Ulivo, notaio imperiale, trascrisse dal registro della Camera di Macerata (7 ottobre 1301, Macerta). Francesco Aicobi, notaio imperiale, ricopiò dalla copia suddetta (ST) (6 settembre 1313; [documento n. 2]).
Bibliografia  
Regesto  1) (Fine din un) ordine ai frati Matteo "Benedicti" dei Minori e Giacomo "Iohannis" dei Predicatori di eseguire gli ordini ricevuti. 2) Andrea da Gubbio, canonico di Chalons-sur-Marne, rettore spirituale della Marca Anconetana, ordina ai frati suddetti di presentare sollecitamente le denunce, consegnando loro la lettera di scomunica del comune di Fano da trasmettere al vescovo e arciprete di quella città (16 settembre 1301). L'Andrea suddetto ordina ai frati medesimi di esguire senza mora ciò che ha prescritto nella sua lettera (20 settembre). L'Andrea suddetto ordina al pievano di S. Giuliano di Macerata di dar esecuzione alla scomunica e all'interdetto del comune di Fermo per non aver fatto togliere le innovazioni praticate presso il castellare di S. Lorenzo (20 settembre, Macerata). Presentazione della lettera suddetta al pievano da parte del baiulo (21 settembre).
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Serie Fermo
Cassetta/cartella  118bis/3 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 31  gennaio  1306  XIV  Macerata
Tipologia documento  
Rogatario  Domenico del fu ser Insegna da Poggibonsi (provincia di Siena), not. imper., scrittore del vescovo e abbate suddetti (ST). Goffredo del fu Spidalerio da Pistoia, scrittore del vescovo e abbate suddetti (ST).
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Guglielmo (Duranti II), vescovo di Mende (Francia) e Pilifortis, abbate "Limiberiensis", della diocesi di Tolosa, legati pontifici, in virtù del mandato conferito loro dai procuratoori dei comuni di Fermo e di S. Ginesio, e col consiglio del conte Rambaldo da Treviso, rettore della Marca Anconetana, di Gabriele da Milano, dottore in legge, spirituale della Marca, dei frati Alessandro da Fermo, dei Predicatori, e Giovannuccio da Murro, priore del monastero di Chiaravalle, prescrivono ai due comuni suddetti, soto pena di 50000 marchi d'argento, le norme per il mantenimento perpetuo della pace reciproca.
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Cassetta/cartella  118bis/4 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 6  febbraio  1306  XIV  Fermo
Tipologia documento  
Rogatario  Bonanno "Iacobi" da Fermo, not. imper. (ST)
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Il nobil'uomo Obertino "de Sala" da Brescia, podestà di Fermo, costituisce Giacobino "Petri" da Fermo sindaco e procuratore di questo comune, autorizzandolo a fare e ricevere la remissione di tutti i danni da parte del comune di Fermo verso quello di S. Ginesio e viceversa.
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Serie Fermo
Cassetta/cartella  118bis/5 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 17  agosto  1333  XIV  Fermo
Tipologia documento  
Rogatario  Nicola "de Citis" da Triecto, diocesi di Gaeta, not. apost. e imper.
Note  Marino "Nicolutii" da Fermo, not. Imper., trascrisse dall'istrumento originale (18 aprile 1367). Giovanni "Datutii Nuctii" da Dignano (provincia di Udine), not. imper., trascrisse dalla copia precedente (ST) (30 aprile 1367).
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Avendo riconosciuto i procuratori dei comuni di Fermo, Osimo, Urbino, Fabriano, dei conti di Serra S. Chierico e Barbara, tutti della Marca Anconetana, per loro unico padrone spirituale e temporale papa Giovanni XXII e disdetto il riconoscimento di Ludovico di Baviera quale re e imperatore, e del frate Pietro di Corbara (antipapa Niccolò V), Pietro (de Piret), vescovo di Mirepoix (Francia), sottodelegato da Bertrando (de Podicort), vescovo di Ostia e Velletri, rettore della Marca Anconetana, li assolve dall'interdetto e in conseguenza restituisce ad essi i beni perduti. In caso che non si mantenesse fedele al papa, a ciascuno dei comuni suddetti è comminata la pena di 20000 marchi d'argento.
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Cassetta/cartella  118bis/6 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 27  gennaio  1357  XIV  Fermo
Tipologia documento  
Rogatario  Bertutius del maestro Lambertino da Macerata, not. imper., e dell'ufficio d'appello presso la curia generale della Marca Anconetana
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Gibertino da Reggio, dottore in legge, giudice generale d'appello nella Marca Anconetana, respinge l'appello imposto da "Loctus Romani" da Urbisaglia (Macerata) davanti a Giovanni da Terni, giudice civile, luogotenente generale di appello nella Marca Anconetana, contro l'arbitrato pronunciato da Corrado da Sassoferrato (Ancona), Nallo da Petriolo (Macerata), e Domenico d'Amandola (Ascoli Piceno), nella causa contro il milite Rodolfo Iacobuccio, confermando la sentenza che condannava "Loctus Romani" al pagamento dei frutti da certe pezze di terreni posseduti da Rodolfo, cioè 325 libbre di denari, oppure a scelta di "Loctus2, 12 1/2 salme di grano, 75 di vino, 32 di ulive e 2 di noce, e mettendo anzi a di lui carico le spese del processo da pagarsi all'appellato.
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Cassetta/cartella  118bis/7 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 14  gennaio  1370  XIV  Roma
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Bolla di Urbano (V). Il papa, dopo la morte dell'abbate "Puctius", conferisce, dietro proposta di Alfonso ("de Tauro"), vescovo di Fermo, l'abbazia benedettina di S. Firmano di Potenza (Picena) a Bartolomeo Dominici, monaco di Farfa.
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Cassetta/cartella  118bis/8 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 13  novembre  1412  XV  Monturano (provincia di Fermo)
Tipologia documento  
Rogatario  Antonio Inotii di Giovanni del castello di Monturano, not. imper. (ST)
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Il castello di Monturano, della contea di Fermo, ordina Angelo Tommaso del castello medesimo procuratore con pieni poteri per negoziare su un compromesso della lite il cui arbitro sarà Gentile "de Melioratis" da Sulmona, col comune di S. Elpidio al Mare, in riguardo ai confini dei loro territori.
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Serie Fermo
Cassetta/cartella  118bis/9 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 3  luglio  1497  XV  Fermo
Tipologia documento  
Rogatario  Antonio Bertacchino da Fermo, not. imper. (ST)
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Lucrezia della fu Evangela di Giovanni Sbrecher, moglie di Nicola "de Caluntiis" da FERmo, Nicola, marito di lei, e Tommaso di ser Lucentino da Fermo, vendono in solido per 65 ducati, in ragione di 40 bolognini per ogni ducato, a Vincenzo di Berardino "Antonii" di ser Giovanni da Fermo, a Nicolosa, madre di Berardino e nonna di Vincenzo, a Margherita e Giacoma, quali tutrici di detto Vincenzo, una possessione alberata, posta nel territorio di Fermo, contrada S. Martino.
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Cassetta/cartella  118bis/10 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 14  dicembre  1523  XVI  Roma
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Bolla di Clemente (VII). Il papa ordina ai vescovi di Caserta e Fermo, e al vicario generale del vescovo di Fermo d'immettere, dopo la rassegnazione di Antonio da Montelparo (Ascoli Piceno), Lattanzio "de Carregiis" da Montelparo nel rettorato della chiesa parrocchiale di S. Pietro Esvicrilli, diocesi di Fermo.
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Serie Fermo
Cassetta/cartella  118bis/11 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 9  giugno  1701  XVIII  Roma
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  A tergo: Il cardinale Francesco Aloisio "Bufus" immette Emilio "de Montibus" in possesso dei benefici della diocesi di Fermo (13 ottobre 1701, Fermo). Francesco Maria Martino, notaio della curia arcivescovile di Fermo, certifica la pubblicazione avvenuta nella chiesa metropolitana di Fermo e nelle altre sedi di benefici (ST) (25 settembre 1701).
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Bolla di Clemente (XI). Il papa, dopo la rassegnazione di "Montes de Montibus" della cappella di Antonio Abbate di Montolmo (provincia di Macerata) e di altri benefici ecclesiastici della diocesi di Fermo, ordina al maestro Francesco "Columna", referendario in ambedue le segnature, al canonico più anziano della chiesa di Fermo e al vicario generale di quella chiesa d'immettere nel possesso dei benefici medesimi Emilio "de Montibus".
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Cassetta/cartella  118bis/12 Vecchia segnatura    Sigillo  no
Estremi cronologici Giorno Mese Anno Secolo Luogo
 17  novembre  1706  XVIII  Roma
Tipologia documento  
Rogatario  
Note  
Tradizione  
Bibliografia  
Regesto  Breve di Clemente XI. Il papa concede a Battista Felice Antonio Cagnarono, chierico di Fermo, di continuare, anche dopo deposto l'abito ecclesiastico e dopo contratto matrimonio, di usufruire dei proventi della chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo di Monte Lupone, diocesi di Loreto (provincia di Macerata).
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